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Monza, Cragno racconta la balbuzie: 'Non limito la mia vita perché ci metto dieci secondi in più a parlare'
"Accetto il giudizio esterno su quello che dico, ma su come lo dico non mi tocca e non mi deve toccare. Meglio trovare le parole giuste che non trovarle. Questo non significa evitare di migliorare, ma se nel percorso inciampo, pazienza. Sono questo: parlo, balbetto, vado in diretta tv e faccio le interviste balbettando. Capita che, una volta rientrato negli spogliatoi, trovi qualche messaggio su Instagram: «Ciao, ti ho visto, ma come fai? Io soffro del tuo stesso problema e mi vergogno nell’approcciare alle persone». Ne patiscono, come me, oppure sono i genitori di quei ragazzi che hanno la mia stessa caratteristica".
"Quando mi vedete balbettare in tv, pensate: «Ma se ce la fa lui, perché non posso farcela io?». Sono un padre, e l’istinto è quello di proteggere i figli sempre e comunque. Tutelarli, evitargli i disagi. I miei mi hanno lasciato libero di fare quello che volevo, accompagnandomi e supportandomi nel farlo. Non è che se ci metti due secondi in più a pronunciare una frase, allora devi limitare la tua vita. Il rischio è quello. Frenarsi nelle situazioni per paura di essere giudicati è la fine. Io ho sempre fatto quello che volevo".