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    Montella: 'Donnarumma è come un centravanti. Tolisso mi piace, Morata...'

    Montella: 'Donnarumma è come un centravanti. Tolisso mi piace, Morata...'

    Giornata importante ieri per Vincenzo Montella, che ha firmato il rinnovo di contratto - fino al 2019 - con il Milan. L'allenatore rossonero ha parlato a Tuttosport, soffermandosi anche sugli obiettivi di mercato del club di via Aldo Rossi: "Ci manca un attaccante? Noi, durante la stagione, non abbiamo avuto un livello di realizzazioni pari al calcio espresso dalla squadra. Quindi sotto porta, in termini qualitativi, dobbiamo fare di più. Morata ideale per il mio gioco? Io fornisco alla squadra le basi, ovvero il 4-3-3, poi, se mi prendono altri tipi di giocatori, si giocherà in maniera diversa. Morata è un calciatore forte come lo sono Belotti, Kalinic, Dembélé, Lukaku, Diego Costa, Aubameyang. Poi ci può essere chi è più o meno funzionale e Morata ti può dare tante soluzioni diverse. Donnarumma? Lui è... un centravanti forte, porta tanti punti. Per questo gli ho fatto firmare un foglio in bianco". Al Corriere della Sera, poi, l'ammissione su Tolisso: "È un giocatore che mi piace".

    TRA PASSATO E FUTURO - "Che voto dò alla nostra stagione? Direi un sette... con lode per la Supercoppa vinta a Doha. Per la Champions servirà arrivare al dieci? Anche al nove, se c'è una squadra da 11. Se non aver cambiato allenatore ci darà un vantaggio rispetto a Inter e Roma? È un piccolo vantaggio se la società ritiene bravo l'allenatore che ha in caso, ma per il resto non cambia molto. I punti in più li portano i giocatori forti. Noi sappiamo cosa fare sul mercato, ma le altre squadre non stanno dormendo. La stagione inizierà presto? Non vedo difficoltà enormi, sicuramente quando c'è il preliminare di Europa League non puoi essere in condizioni ottimali, ma il livello delle partite è anche più basso rispetto agli standard italiani, il tutto anche se sai che il risultato potrà influire sul morale per tutto il resto della stagione. Sicuramente a livello fisico sarà più difficile giocare l'amichevole col Borussia Dortmund in Cina. Cambiare metodo di lavoro per evitare un calo nel finale di stagione? Ma non è vero niente... Noi a Firenze abbiamo finito una stagione dopo aver giocato 65 partite arrivando quarti, dopo aver vinto le ultime cinque e avendo prima raggiunto la semifinale sia in Europa League sia Coppa Italia. Quindi certi discorsi li trovo un po' riduttivi. Al Milan poi, nelle ultime gare di campionato, per chilometri percorsi siamo secondi dopo Juve e Roma. Nello scontro diretto abbiamo corso più di loro, anche se non sembrava a causa di un approccio troppo timoroso alla partita. Se c'è stato un calo da parte della squadra non è stato fisico, ma mentale".

    OBIETTIVO CHAMPIONS - "La Champions un'esigenza? Dalla società non mi sono arrivate pressioni sull'argomento. Piuttosto, siamo molto vicini sulla valutazione che abbiamo dato alla squadra. L'obiettivo del Milan attuale è arrivare tra le prime quattro, la prossima domanda è: che cosa faremo per avvicinarci alle prime? Juve, Roma e Napoli a oggi sono inavvicinabili, l'Inter ha un parco di giocatori importanti e la Lazio ci è arrivata sette punti davanti. Bisogna creare una squadra di un certo tipo e poi, a fine mercato, va valutato qual è l'obiettivo raggiungibile in modo realistico e quello auspicabile, quindi si inizia a lavorare".

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