Montali su Luis Enrique:|'Ero scettico, mi ricredo'
A Radio Sportiva è intervenuto l´ex dg della Roma, Giampaolo Montali.
SU RANIERI "È stato ed tifoso della Roma, per lui non è una partita
normale. Ma Claudio non si farà influenzare. Sentirà groppo in gola
quando salirà i gradini dell´Olimpico e guarderà la Sud. L´anno scorso
al termine di quell´incredibile gara col Genoa diede le dimissioni, lo
convinsi ad aspettare. Nel viaggio di ritorno riflettè molto, e a
Trigoria ritenne che poteva solo portare dei vantaggi alla Roma la sua
auto-esclusione, un gesto significativo in questo paese in cui nessuno
si dimette mai".
SULLA NUOVA ROMA "Il progetto tecnico è completamente diverso, molto
particolare e che cerca di agevolare e supportare il nuovo tecnico.
Inizialmente avevo qualche dubbio sull´opportunità di affidare una
grande squadra - perchè la Roma per me è un top team a livello europeo -
ad un allenatore inesperto, ma devo dire che mi sta intrigando: sta
cercando di applicare e portare avanti una filosofia che mi piace. Si
parla soprattutto del possesso palla, ma è soprattutto quando non ha la
palla il momento più interessante, un pressing alto alla ricerca
ossessiva della riconquista del possesso".
SU INTER "Non è semplice cambiare ma non bisogna aver paura di cambiare,
ma di rimanere uguali. L´Inter ha cercato di farlo a mio modo di vedere
nella maniera migliore. Al momento non ha ancora pagato, ma vedremo se
con più ordine ed un´organizazzione diversa otterrà risultati. Ora si
sono ripresi, non lotteranno per lo scudetto ma per la Champions sì e
quello è il vero obiettivo: sarebbe davvero un problema per l´Inter se
non dovesse centrarlo".
SU SUO FUTURO "Per il momento non c´è niente di niente. Utilizzo questo
tempo per recuperare know-how tecnico che mi manca nel mondo del calcio:
campo, metodologie di allenamento e tante altre cose che ho da imparare
proveniendo da un mondo diverso. No, il volley non mi manca perchè ho
dato e ricevuto tanto: a 26 anni allenavo in serie A ed ho chiuso a
46.Tante stagioni vissute pericolosamente, a tentare di vincere, ma quel
che ho fatto rimane. Mi sono trovato bene a Roma in questo nuovo ruolo,
mi sono innamorato del calcio. Uno sport rapido,veloce, un´abilità
mentale, strategica e psicologica affascinante".