Fra tre giorni scatterà il Mondiale, ma per alcune fra le stelle più rilucenti del calcio internazionale la concentrazione con le rispettive Nazionali per la rassegna iridata sarà giocoforza disturbata dal mercato. Quattro superstar delle quattro rappresentative favorite al trionfo in terra sudafricana potrebbero infatti cambiare maglia. I loro nomi sono altisonanti: l’inglese Wayne Rooney, lo spagnolo Fernando Torres, l’argentino Sergio Agüero e il brasiliano Luis Fabiano.
CENTO MILIONI - Seguendo un cliché ormai ben noto, Florentino Perez è pronto a ripetere l’ennesimo coupe de théâtre: dopo i vari Ronaldo I, Figo, Zidane, Beckham, Kaká e Ronaldo II, il presidente del Real Madrid vuol nuovamente stupire il mondo e consegnare al nuovo stratega José Mourinho- che lo ha richiesto - nientemeno che l’ex partner di Cristiano Ronaldo nel Manchester United. Parliamo naturalmente di Wayne Rooney, attaccante tuttofare dei Red Devils soprannominato Oltremanica il Pelé bianco. Il prezzo? Per l’Ingegnere madrileno non è un problema: ha versato giusto un anno fa 94 milioni di euro nelle casse del club di Old Trafford per l’asso portoghese e ora è pronto a offrirne ancora di più, ovverosia 100 milioni, l’affare più costoso della storia surclassando il precedente record. Una cifra stratosferica, sbalorditiva, che farebbe sussultare e riflettere chiunque, a maggior ragione la famiglia Glazer (proprietaria dello United) che è sommersa dai debiti e che deve al più presto risanare i bilanci in vista del fair play finanziario imposto dal presidente Uefa Michel Platini, pena la perdita della licenza internazionale. Emissari di Perez avrebbero già fatto recapitare a Paul Stretford, lo spregiudicato agente di Rooney, la proposta di contratto per il suo assistito: un quinquennale da oltre 12 milioni di euro netti a stagione.
EL NIÑO E ANCELOTTI - Roman Abramovich è arcisoddisfatto del treble (Premier League, coppa d’Inghilterra e Community Shield) conquistato al primo colpo da Carlo Ancelotti con il Chelsea. Ma il sogno proibito dell’oligarca russo è la Champions League, quel trofeo sfuggitogli nella “sua” Mosca due anni fa quando una maledetta pozzanghera impedì a John Terry di trasformare il rigore decisivo nella finale contro il Manchester United. Bruciato dall’Inter dell’ex Mourinho negli ottavi dell’ultima edizione, il patron dei Blues ha capito che per trionfare in Europa deve affiancare a Drogba un bomber di livello mondiale. Detto, fatto: l’obiettivo dichiarato è il bomber del Liverpool e della Spagna campione europea Fernando Torres. Pronta un’offerta ai Reds nell’ordine dei 60 milioni di euro. Anche il Manchester City di Roberto Mancini lo vorrebbe ed è disposto a fare una super offerta al Niño: 241.655 euro a settimana (12,5 milioni di euro l’anno), una cifra che lo renderebbe l’attaccante più pagato al mondo. Torres, però, sarebbe intenzionato a dire no a questa favolosa proposta contrattuale, avendo come obiettivo principale quello di trasferirsi alla corte londinese di Carlo Ancelotti: nel Chelsea disputerebbe infatti la Champions League con ottime chances di andare fino in fondo, viceversa nel City dovrebbe accontentarsi dell’assai meno stimolante Europa League.
IL GENERO DEL PIBE - Per lui garantisce il suocero che risponde al nome di Diego Armando Maradona. Sergio El Kun Agüero, appena 22 anni, è uno degli attaccanti più concupiti del momento. Lui dice di star bene a Madrid, sponda Atletico, dove quest’anno è riuscito a vincere l’Europa League. Ma è indubbio che i Colchoneros gli siano stretti. Soprattutto quando a cercarlo si sono mossi club dello spessore dell’Inter (lo ha confermato Luisito Suarez), del Chelsea e della Juventus. Chi sta insistendo di più con il club presieduto da Enrique Cerezo è proprio la Vecchia Signora. Nella sua missione nella capitale spagnola, il nuovo dg Beppe Marotta conscio della clausola rescissoria del Kun fissata a quota 50 milioni - ha messo sul tavolino il cartellino di Tiago, Diego e Trezeguet più altri 20 milioni di euro per concludere la trattativa. L’argentino piace molto ai tifosi bianconeri, che lo considerano come una sorta di riappacificazione con la società dopo l’ultima vergognosa stagione targata Jean-Claude Blanc, e soprattutto al nuovo presidente Andrea Agnelli. Si sussurra che anche la Nike (sponsor tecnico di Agüero e della Juventus) spinga perché il genero di Maradona finisca a Torino.