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    Monchi: 'Florenzi ha detto no a offerte più importanti. Su Messi e N'Zonzi...'

    Monchi: 'Florenzi ha detto no a offerte più importanti. Su Messi e N'Zonzi...'

    Il direttore sportivo della Roma Monchi ha parlato nella conferenza stampa organizzata per il rinnovo del contratto di Alessandro Florenzi: "Dopo 15 mesi dal mio arrivo a Roma è uno dei giorni in cui sono più contento, non solo da ds ma perché sto iniziando ad amare la Roma. Uno dei nostri figli ha rinnovato il contratto e rimarrà almeno altri 5 anni. Non so quanto rimarrò qui, se rimarrà da tanto tempo vorrò essere romanista come lui. Non è stata una trattativa corta ma sono sempre stato convinto del lieto fine perché lui voleva rimanere qui. Ha avuto offerte importanti per partire, soprattutto al livello economico ma ha preferito rimanere. Un esempio come romanista".

    Qual è il significato tecnico di aver confermato un giocatore così forte?
    "Ho parlato del cuore perché sono fatto così, mi conoscete, ma lui è forte. Può giocare in diversi ruoli e lo fa bene. La Roma è più forte con lui".

    Ha voluto il rinnovo di De Rossi e Florenzi. Cosa significa avere i figli di Roma nello spogliatoio?
    "Significa tanto. Bisogna avere giocatori che sappiano cosa significhi la Roma, giocare per la Roma. La Roma è diversa, è difficile da capire. Bisogna che qualcuno lo spieghi e meglio di Daniele o Alessandro è difficile. Io, dopo 15 mesi qui, ho iniziato a capire cosa significhi essere romanisti ed è diverso".

    La situazione N'Zonzi?
    "Si parla tanto di lui e di tanti altri. Stiamo valutando il mercato per diversi ruoli. Uno di questi è il centrocampo, N'Zonzi è un nome in più ma non è l'unico e nemmeno il più vicino. Per voi è il momento di pensare ad altri nomi, io so dove voglio arrivare. Lui mi piace ma tanti mi piacciono e non tutti possono arrivare alla Roma. Il mio lavoro è di fare la rosa più forte possibile e lavorerò fino all'ultimo. Dormo un po', più di quello che ha detto il mister, ma non tanto".

    Karsdorp?
    "Sono tranquillo, ha un piccolo problema muscolare, normale dopo essere stato un anno senza giocare. Ha giocato due partite nel precampionato ma per fortuna è un problema piccolo. Domani o dopodomani tornerà in gruppo. Sarà un giocatore su cui puntare".

    Preoccupato dal mercato delle altre squadre?
    "Il mio lavoro non è valutare ciò che fanno gli altri. Io lavoro così, non posso cambiare ciò che ho fatto nella mia vita ed è per questo che la Roma mi ha preso. Per me sarebbe più facile pensare al presente perché per quello sarò giudicato ma sarebbe ingiusto verso chi mi ha portato qui. Conosco la società, i numeri e dove voglia arrivare la società e sto lavorando per questo. Potrei fare qualcosa di diverso, pensando più a me stesso, ma sarebbe ingiusto. Penso a dare una stabilità nel presente e un futuro. Il giudice sarà il tempo. La prima stagione è stata buona ma non voglio fermarmi qui e continuo a lavorare a modo mio e il tempo poi parlerà. Capisco che, chi non conosca la realtà, possa pensare che quello che ha detto Pallotta di Messi è vero ma io sto che stava scherzando (ride ndr). Progetto? No, non è un progetto, mi hanno detto il primo giorno di non dire questa parola. Questa è realtà".

    Non teme che, dopo la vicenda Malcom, la mancanza di un colpo potrebbe lasciare un po' di delusione tra i tifosi?
    "Torniamo a dicembre quando tutti dicevano che lo scarso ds avesse preso un ragazzino scarso come Ünder. Se ora dicessi che vogliamo vendere Ünder non arriverei a Roma. Il calcio cambia: Malcom è fortissimo, per questo lo volevamo. Il mio lavoro è di cercarne uno più forte. Magari se poi lo prendo il nome non entusiasmerà ma chi molti di quelli che dicono che Malcom è fortissimo non lo conoscevano 10 giorni fa".

    I soldi pronti per Malcom saranno investiti o c'è la possibilità che vengano tenuti per il futuro?
    "Nessuno conosce la realtà. Si possono sapere i numeri ma non la realtà. Non è lo stesso comprare un giocatore pagandolo 15 milioni subito o 30 milioni in 6 anni. Non è più costosa la seconda operazione, ecco perché l'operazione Malcom era bella per tante cose. Stiamo cercando un profilo sportivo ed economico. Mi piacciono i numeri, credo siano importanti. Lavoro anche per il futuro e bisogna costruire una società stabile. Cerchiamo un profilo forte ma sostenibile economicamente. Ho avuto la fortuna a Siviglia di vincere, facendo così. Sto provando a fare lo stesso anche qui".

    Qualche difficoltà in uscita?
    "Vero, chi sta qui prende i soldi. Avere tanti giocatori non aiuta, non dipende solo da me, è un problema di gestione della squadra. Sono d'accordo con il mister".

    Questi acquisti sono un vantaggio per il campionato o per la Champions?
    "Fare meglio la Champions è difficile ma anche il campionato non è facile. Noi ci proviamo, sono ambizioso. Vogliamo lottare per tutte le competizioni che giochiamo. Con una rosa più profonda sarà più facile. Non faccio il mercato per un solo obiettivo".


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