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Monaco, l'interista Raggi sfida la Juve: 'Mbappè ne segna 2 anche alla BBC'
INTERISTA - "Gioco contro una rappresentante del mio Paese ed è la seconda volta in due anni contro la Juve, si vede che è destino. Vengo da una famiglia di juventini, anche se ho un debole per l'Inter: passione ereditata da nonno Iorio che mi fece iniziare a giocare a calcio. Mettiamola così, per me è come se fosse una sorta di derby d’Italia. Ho già due bei ricordi contro la Juve. Il primo quando a Bologna nel 2012 con Pioli in panchina bloccammo la Juve di Conte, al gol di Di Vaio pareggiò Vucinic. E poi il mio gol ai bianconeri, in Coppa Italia nel 2011, per il momentaneo 1-1 allo Stadium. Poi segnò il mio ex compagno di squadra a Empoli, Marchisio. In questa Juve, ho altri amici. Buffon, un compaesano di Marina di Carrara. E con Chiellini giocavo nell'Under".
BBC - "In difesa rimangono impressionanti. Secondo me Barzagli, Bonucci e Chiellini sono sempre al top. Per non parlare di Buffon. E in più hanno Higuain e Dybala. Toglierei loro di sicuro Dybala. E per fortuna all’andata non ci sarà Khedira che è un valore aggiunto".
MBAPPE' - "Nel 2014 avevamo una squadra giovane e ribelle, ma ora giochiamo in modo spregiudicato. Da centrocampo in su non guardiamo in faccia nessuno. Mbappé è un vero fenomeno. Quando lo affronti in allenamento ti devi fare il segno della croce e sperare che sbagli qualcosa per fermarlo. Nell’uno contro uno è velocissimo, ha un’ottima tecnica. E’ un ragazzo sereno. La pressione di una semifinale lo potrebbe destabilizzare? Se è per questo doveva accadere anche prima di Manchester City e Borussia Dortmund. Ha segnato a entrambe. Speriamo continui a sentire allo stesso modo la pressione anche contro la Juve, così gliene fa altri due. Con Henry condivide fiuto del gol e velocità, ma Henry era molto più possente fisicamente. Kylian ha tutto per farsi un nome suo".
FALCAO - "Qui ha ritrovato le condizioni ideali per tornare El Tigre. Aveva sete di rivincita dopo gli infortuni e i due anni deludenti in Premier. E’ un grande professionista, un leader, e soprattutto un top player".
MONACO - "Al primo anno gli serviva forse farsi un nome con stelle e milioni, ma il vero progetto è cominciato dopo, coltivando i campioni del futuro, nelle migliori condizioni. Se un ragazzo sbaglia alla Juve si brucia. Da noi possono sbagliare, ma poi sono comunque seguiti e fatti crescere. Ci vuole lungimiranza e un tecnico coraggioso come Jardim che ti dà fiducia. Su Bernardo Silva, Lemar, Fabinho, Bakayoko in pochi ci avrebbero scommesso, invece possono giocare in qualsiasi grande squadra. Ci metto dentro pure Mendy, ottimo terzino".
DIFESA - "Quando giochi in modo offensivo, ci sta che prendi qualche gol in più. Conta quanti ne fai in più dell’avversario. E noi finora abbiamo segnato tanto".
FUTURO - "Il mio contratto scade nel 2018. Ho la parola del presidente per il rinnovo. Non penso ci saranno problemi. E’ l’anno giusto per soffiare il campionato al PSG. E in Champions, visto che si balla dai preliminari, balliamo".