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Momenti Di Gioia, la Sierra Leone e la fiaba di Mo 'Fabianski' Kamara: il 99' portiere 'no prof' che ha fermato Kessie
La Coppa d'Africa è ancora in grado di regalarci fiabe desuete per il mondo del calcio moderno, tutto plusvalenze e procuratori. La competizione del "continente nero" è in grado di lanciare e realizzare i sogni di calciatori che spesso non sono nemmeno professionisti: è il caso di Mohamed Nbalie Kamara, portiere classe 1999 numero uno della nazionale della Sierra Leone, militante nell'East End Lions F.C., una società non professionista di Freetown, la capitale.
I MIRACOLI CON L'ALGERIA DA 'NO PROF' - Poco più di un Carneade, insomma, la cui vita è cambiata in pochi giorni: convocato per la sua prima Coppa d'Africa con la maglia della nazionale sierraleonese, si è reso protagonista di una super prestazione nell'esordio assoluto contro l’Algeria campione in carica, priva del milanista Bennacer perché squalificato, che gli è valsa il premio di "man of the match", dopo lo 0-0 finale. Grande cuore e tante parate decisive, per un calciatore ancora "no prof", che sicuramente troverà un contratto dopo le recenti imprese.
DA KALLON ALLA COSTA D'AVORIO, 'FABIANSKI' E LA STORIA - Primo calciatore non professionista a ricevere il premio di migliore in campo in una partita di coppa delle nazioni africane, un riconoscimento che ne ha causato le lacrime di gioia: i "Leone Stars", che non partecipavano alla fase finale del torneo dal 1996, ai tempi dell'ex Inter Mohamed Kallon, si sono ripetuti ieri contro la blasonata Costa d'Avorio, fermata sul 2-2 finale, che può valere una storica qualificazione alla fase finale. L'altro Mohamed è conosciuto da tutti come "Fabianski", il portiere polacco oggi al West Ham, con un lungo trascorso all'Arsenal: soprannome nato per distinguerlo dall'omonimo compagno di squadra, Mohamed "Medo" Kamara, centrocampista sierraleonese naturalizzato polacco.
IL RIGORE PARATO A KESSIE - Stilisticamente non eccelso ma sicuramente efficace, da ieri è negli incubi del centrocampista del Milan Franck Kessie, al quale ha parato il calcio di rigore del possibile vantaggio al 12', risultato poi decisivo per il pareggio finale: non male, per un calciatore dallo stipendio esiguo, fermare uno dei migliori interpreti africani del mondo, al momento desideroso di un ingaggio monstre. Ma il calcio è lo sport più democratico della storia.
@AleDigio89