Momenti Di Gioia: Emery accusa di stregoneria l'ex fidanzata Sacha Wright dopo l'esonero dall'Arsenal!
Di scuse stravaganti utilizzate dai protagonisti del mondo del calcio per giustificare una brutta prestazione, una sconfitta o un fallimento ne abbiamo sentite a iosa: dalla pioggia di Walter Mazzarri al tipo di pallone di Pep Guardiola, gli allenatori sono soliti nascondersi dietro a un dito quando gli capita di sbagliare scelte o di uscire sconfitti da un esperienza in panchina. Insomma, la fenomenologia della giustificazione calcistica poco credibile è un argomento noto.
L'ADDIO ALL'ARSENAL E L'ACCUSA DI STREGONERIA. ORA C'E' IL MILAN - Quello che ha fatto però Unai Emery, ormai da quattro mesi ex allenatore dell'Arsenal, supera per inventiva e originalità, ma anche dubbio gusto, quanto avevamo potuto vedere finora: evidentemente colpito e atterrito dal secondo fallimento di seguito in panchina, dopo l'esperienza in Francia al PSG, il tecnico spagnolo oggi accostato al Milan ha deciso di accusare la propria ex fidanzata, la modella Sacha Wrigth, di stregoneria. Si, avete capito bene: stregoneria, nel 2020.
'EMERY MI HA DETTO CHE SONO UNA STREGA BIANCA' - Gli strascichi della situazione non si sono placati nonostante il trascorrere del tempo, anzi: Emery, quando è stato cacciato dai Gunners dopo una lunga serie di risultati negativi, non stava già più assieme alla Wright da circa due mesi, quindi si può escludere la "testimonianza forzata" per ripicca nei suoi confronti. In un'intervista al Sun, ecco le parole della donna: "Emery mi ha incolpato di aver causato l'esonero. Mi ha accusato di essere una strega bianca e di avergli portato iella. Mi ha detto: 'È dal giorno in cui ci siamo lasciati che abbiamo iniziato a perdere'. Mi ha detto anche che era così stressato che la sua mente non era più a posto dopo che ci siamo separati".
'CONTINUAVA A CONTROLLARE LE PAROLE SU GOOGLE TRANSLATE' - Sacha non segue il calcio e non conosceva la professione dell'ex fidanzato: sapeva solamente che lavorava nel mondo dello sport, ma si è accorta subito dei privilegi concessi all'ex allenatore dell'Arsenal in una città come Londra, ad esempio i ristoranti che rimanevano aperti oltre l'orario di chiusura esclusivamente per loro. Il problema principale di Emery in Inghilterra, dopo il calcio? La lingua: "Aveva un forte accento. Interrompeva regolarmente la conversazione in modo da poter controllare le parole su Google Translate sul suo telefono, ma l'ho trovato attraente sin dal momento in cui ci siamo incontrati la prima volta". Le formule magiche del tecnico unite all'attrazione per la bella "fattucchiera". Una storia incredibile.
@AleDigio89