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  • Momenti Di Gioia: Cristiano Ronaldo e Suarez, modi diversi di essere padre

    Momenti Di Gioia: Cristiano Ronaldo e Suarez, modi diversi di essere padre

    • Alessandro Di Gioia
    "In un calcio ormai privo di esempi da seguire e positività, ma sempre più basato sul denaro e sul ritorno economico, e funestato da eventi che con il pallone non hanno nulla a che vedere, questa rubrica vuole proporre un momento di svago settimanale che ci riavvicini allo sport più bello del mondo, legato al campo di gioco ma non solo, anche ai social, alle iniziative di beneficenza e a storie da raccontare: il calcio è felicità, il calcio è passione, il calcio è "Momenti Di Gioia"".

    I social hanno portato alla ribalta un aspetto della vita dei calciatori che spesso era rimasto nascosto o lontano dai riflettori, quello della vita da papà: chi gioca a pallone spesso infatti riesce ad avere la disponibilità econominca per procreare sin da molto giovane, come testimonia ad esempio Nicolò Barella, centrocampista del Cagliari in odore di Inter, che a soli 21 anni (è nato nel 1997) sta per avere il secondogenito dalla compagna. Da Instagram, Facebook e Twitter si evince in maniera curiosa dai vari giocatori un'interpretazione diversa del ruolo genitoriale.

    RONALDO 'IL COMPETITIVO' - Modi diversi di essere padre, anche tra colleghi, che vogliono probabilmente impartire messaggi differenti alla propria progenie. Ad esempio, Cristiano Ronaldo è un agonista per natura, anche con proprio figlio: così, persino mentre guarda la tv con Cristiano Ronaldo Junior, l'asso portoghese della Juve si cimenta nella sfida e decide di provare a spegnerla senza telecomando, con l'aiuto di un fucile giocattolo. Chiaramente CR7 ottiene la vittoria con il piccolo e termina la story su Instagram con tanto di esultanza col celebre marchio di fabbrica e il classico urlo "Siuuuuu". Un'educazione particolare, con un atteggiamento che forse vuole già manifestare al figlio quanto conti e sia importante essere il migliore.

    SUAREZ 'IL TENERO' - Diverso invece il comportamento dell'attaccante del Barcellona Luis Suarez: l'uruguaiano, nelle vesti inedite di tenero papà, lascia strada al figlio Benjamin che, maglia blaugrana addosso, calcia i rigori al padre il quale, pur intuendo la traiettoria dei tiri, li lascia passare in porta. Un approccio più edulcorato e forse più utile alla crescita del bambino, non catapultato subito nel competitivo mondo dei grandi. Due modi diversi di essere padre, secondo voi qual è il più corretto?

    @AleDigio89
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