Momenti Di Gioia, addio da sogno per Torres e Iniesta: 'Da bimbi a leggende'
"Attimi, secoli. Lacrime e brividi" recita "Il giorno dei giorni", una neanche troppo vecchia canzone di Ligabue, che ben si adatta a quello che abbiamo vissuto durante la giornata di ieri, nell'ultimo turno della Liga spagnola: l'addio, da parte di Atletico Madrid e Barcellona, a due monumenti, due mostri sacri che lasciano i rispettivi club dopo decenni di storia, di emozioni e di vittorie. Stiamo naturalmente parlando di Fernando "El Nino" Torres e di Don Andres Iniesta, giunti al passo d'addio dopo quindici e ventidue anni trascorsi rispettivamente nei Colconeros e nei blaugrana.
Un pezzo di storia, un pezzo di vita: il commiato dai rispettivi tifosi ci ha commosso fino alle lacrime, ci ha fatto capire che nel calcio moderno è ancora possibile lasciare da bandiere e legare indissolubilmente il proprio nome ad un club, come hanno fatto queste due leggende. Il Wanda Metropolitano ha tributato il giusto saluto al proprio attaccante, giunto mercoledì alla prima vittoria con la maglia dei Rojiblancos grazie alla conquista dell'Europa League, dedicandogli uno striscione da brividi "De nino a leyenda", ovvero "da bimbo a leggenda". Il resto è già storia: doppietta all'ultima partita e il pasillo percorso tra i singhiozzi. "Quando ero piccolo in classe mia su 25 bambini, 24 tifavano Real Madrid, e uno Atletico...": indovinate chi era quel Nino. Hasta luego Fernando, come te nessuno mai.
Le lacrime sono diventate poesia, raffinatezza, nell'epilogo di Iniesta: l'addio al Camp Nou, al suo popolo, alla sua gente. Un saluto romantico, le foto fino all'una di notte nel bel mezzo del campo dove è diventato uno dei migliori al mondo. Un lieve sentore di un calcio che non c'è più: chi c'era, se lo ricorderà. E ha potuto solo applaudire, nella commozione. Gustatevi le immagini, perché le parole non servono più.
@AleDigio89