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    Momenti Di Gioia: Scholes non gioca in prima categoria: 'Sono troppo grasso!'

    Momenti Di Gioia: Scholes non gioca in prima categoria: 'Sono troppo grasso!'

    "In un calcio ormai privo di esempi da seguire e positività, ma sempre più basato sul denaro e sul ritorno economico, e funestato da eventi che con il pallone non hanno nulla a che vedere, questa rubrica vuole proporre un momento di svago settimanale che ci riavvicini allo sport più bello del mondo, legato al campo di gioco ma non solo, anche ai social, alle iniziative di beneficenza e a storie da raccontare: il calcio è felicità, il calcio è passione, il calcio è "Momenti Di Gioia""

    Paul Scholes non è uno di quei calciatori che nascono ogni anno: The Silent Hero è a detta di molti, tra cui gente come Thierry Henry e Zinedine Zidane, non prorpio gli ultimi arrivati, il miglior centrocampista che abbia mai solcato i campi della Premier League, e probabilmente non solo. Dotato di grande quantità e qualità, abbinava alla perfezione un'ottima capacità di recuperare palloni nella zona mediana del campo ad una splendida visione di gioco, oltre che a caratteristiche di inserimento non indifferenti. 501 presenze e 108 reti nel Manchester United, si è ritirato ad oltre 40 anni, nonostante soffrisse fin da giovane di una strana forma d'asma che lo costringeva a fare un aereosol prima di ogni partita. Per tutti questi motivi, la storia che è giunta da Oltremanica negli ultimi giorni fa ancora più ridere.

    SALFORD NEL CUORE - Già, perchè il Salford, squadra dilettantistica inglese di una città di appena settantamila abitanti, ha per qualche ora sognato il colpo grosso, anzi, enorme: la squadra della contea della Greater Manchester, rilevata da un magnate orientale che vuole provare la scalata già riuscita a qualche collega, voleva tesserare l'ex centrocampista dello United, attualmente vice allenatore di Louis van Gaal. Un vero e proprio cataclisma, per una società che veleggiava nelle zone basse della classifica e aveva uno stadio di soli 1000 posti: merito di una crew di dirigenti da far impallidire chiunque, per i trofei conquistati sul campo. Questo sobborgo di Manchester è salito agli onori della cronaca proprio per avere dato i natali al roscio regista di Ferguson, che ha voluto omaggiarla portando tutti i suoi ex compagni nella società.

    I RAGAZZI DEL '92 E PETER LIM - Scholes è infatti diventato azionista del club nel quale ha iniziato a giocare, e per portare il Salford ai primi trionfi nel calcio inglese si è affidato ai vecchi amici, i ragazzi del '92, tutti di Manchester: Gary Neville, che sul campo del Salford fece il provino per lo United, Phil Neville, Nicky Butt e lo straniero Ryan Giggs diventano dunque azionisti a loro volta, rilevando il 10% del club. Dopo una stagione a vele spiegate, con 13 gare senza sconfitte e il primato solitario, arriva un altra buona notizia: Peter Lim, tycoon già proprietario del Valencia, rileva il 50% delle quote della società, attratto dal calcio inglese e da quegli eroi della Working Class saliti in paradiso. 

    'SONO DANNATAMENTE GRASSO' - Dopo la promozione in Northern Premier League Premier Division, quest'anno il Salford è quarto in classifica e si è qualificato al primo turno della FA Cup, dove affronterà il club più antico del mondo, il Notts County. Proprio in occasione del precedente match di FA Cup, poi vinto, contro l'Ashton United, Phil Neville aveva proposto a Scholes, per una volta, di scendere in campo con il club della città natale, davanti a duemila tifosi, tutti presenti per vedere il loro eroe tornare al calcio giocato. E la risposta di Paul? Semplice, schietto e diretto come sempre: "Phil, non posso. Sono dannatamente grasso". Perchè fuoriclasse si nasce, anche nella capacità di svicolare, quando serve...

    Alessandro Di Gioia
    @AleDigio89

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