Molotov a Torino dopo l'Europa League, arresti e convalide
C'è già chi parla di "ultima frontiera superata", anche se l'episodio in sè non è certo un unicum nella storia delle violenze legate al mondo del calcio, ma certo quanto accaduto a Torino dopo il match di Europa League lascia sconcertati. E stamattina, ecco la convalida degli arresti dei due protagonisti finora fermati. Lo racconta Quotidiano Piemontese: accade che, dopo la più che pacifica partita contro l'Helsinki, ci sia un plotone di carabinieri a guardia del piazzale antistante lo Stadio Olimpico, a fare servizio d'ordine. Improvvisamente, un uomo lancia verso di loro una bottiglie: è una bomba molotov, che esplode a meno di 15 metri dagli agenti, fortunatamente senza centrare il bersaglio.
Prontamente riavutisi dallo stupore, alcuni militari si davano all'inseguimento del lanciatore ma la loro corsa veniva ostacolata: un altro tifoso a quel punto lanciava infatti un cassonetto della raccolta rifiuti contro di loro, colpendone uno e causandogli ferite guaribili in 10 giorni. Questi veniva fermato: è Gianni D., 49 anni, che ora dovrà rispondere di favoreggiamento. Veniva poi arrestato anche Massimo G., 41 anni, sospettato di aver lanciato la molotov (ma non ve n'è certezza): di certo ha infranto il Daspo che gravava su di lui. Quel che resta ignoto, come sottolinea QP, è la motivazione dell'assurdo gesto.