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    Mkhitaryan: 'Alla Juve come Zidane'

    Mkhitaryan: 'Alla Juve come Zidane'

    La giovane stella armena che ha segnato all’Italia: «Adesso penso solo allo Shakhtar e voglio andare avanti in Champions League».
    Mkhitaryan e la passione per Zidane: “Magari un giorno giocherò nella Juve”.
    Henrikh Mkhitaryan, 23 anni, nuova stella dell’Armenia e dello Shakhtar Donetsk, ha già una bella realtà cui tiene molto (“Lo Shakhtar, e andare avanti in Champions League”) e un sogno: “Giocare nella Juve? E’ una grande squadra. Chissà, un giorno. Sono ancora giovane”.

    Nel frattempo ha affettato la difesa dell’Italia, segnandole un gran gol a Yerevan, dopo aver già messo in difficoltà proprio i bianconeri, nel girone di Champions. Affronterà ancora la Juve, a Donetsk: “E il 5 dicembre potrebbe fare molto freddo”. Timido ed educato, parla un buon inglese e un ottimo francese, “imparato quando mio papà, Hamlet, andò a giocare in Francia”. Hamlet, a fine anni ’80, era uno dei migliori giocatori armeni, ma se ne andò a soli 33 anni, per un tumore, quando Henrikh ne aveva sette. Dieci anni dopo, il ragazzo è già un pezzo importante dello Pyunik Yerevan, con il quale vince 4 campionati armeni. Lo prende il Metallurg Donetsk, “perché scelgo sempre la squadra dove posso giocare”. Fa bene, se nel 2010 lo prendono i cugini cittadini, ben più ricchi, dello Shakhtar, per 7,5 milioni di euro. Il resto è storia recente, come i 15 gol in 11 partite di questo inizio di campionato ucraino. Fino alla rete contro l’Italia, che è poi la difesa Juve.

     

    Henrikh Mkhitaryan, com’è stato fare gol all’Italia?
    “Bello, una grande gioia. Anche se non è bastato per dare una gioia a tutti i nostri tifosi che erano venuti alla stadio per questa grande partita. Peccato, mi dispiace. Però l’Italia è una grande squadra”.

    Italia, la Juve, la Champions, ormai la conoscono in tutta Europa: che effetto fa?
    “Piano. Non sono una star”.

    Le piacerebbe giocare in Italia?
    (sorriso). “Beh, ci sono dei grandi club, ed è un grande campionato. In ogni caso se uno mi vuole dovrà parlare con lo Shakhtar, a fine stagione”.

    E nella Juve?

    “Grande squadra, l’ho vista bene in Champions. Anche se noi abbiamo fatto una gran partita”.

    Ci giocherebbe?
    “Chissà, magari un giorno, sono ancora giovane. Ma ora in testa ho solo lo Shakhtar e voglio andare avanti in Champions”.

    Chi passa nel girone?
    “Scusate, ma Juve e Chelsea non mi interessa. Basta che vada avanti lo Shakhtar”.

    Che cosa conta quando deve scegliersi il futuro?
    “E’ stato sempre un dilemma: ma scelgo sempre la squadra nella quale sono certo di essere titolare”.

    Lucescu ha detto: “questo somiglia a Kakà”. Che ne pensa?

    “Mica male come paragone. Scherzi a parte, Kakà è un giocatore fantastico. Ma lui ha le sue caratteristiche, io le mie”.

    Mezza punta o attaccante: declini il suo mestiere.
    “Attaccante, attaccante: mi piace giocare vicino alla porta”.

    Però la si vede spuntare quasi ovunque: perché?
    “Prima Lucescu mi faceva giocare più indietro. E anche adesso mi ripete: “Devi dare una mano a centrocampo”. Non è un problema, se questo serve alla squadra”.

    Il giocatore della Juve che le piace di più?
    “Pirlo. Ma anche Vidal e Vucinic. Molto bravi”.

    Però li ha messi in crisi.

    “Abbiamo giocato una bella partita a Torino: Lucescu ci aveva preparato benissimo. E per poco non vincevamo”.

    L’idolo quando era bambino?
    “Zidane. Un grandissimo”.

    Sa dove ha giocato?
    “Sì, sì. Anche nella Juve”.


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