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Miretti, ora della Juve: lo dice la sua storia
L’INIZIO – Nato il 3 agosto 2003, muove i suoi primi passi nel calcio a Cuneo. Fa presto a farsi notare, tanto che la Juventus lo integra nel proprio settore giovanile all’età di 8 anni. Con i bianconeri inizia a maturare come centrocampista e, col passare del tempo, si imposta in posizione più avanzata, grazie alle sue spiccate qualità offensive. Infatti, nella stagione 2019/2020 con l’under 17, chiude l’annata con 16 gol e 6 assist in 17 presenze, guadagnandosi anche un piccolo riconoscimento: nel 2020 viene inserito dal “The Guardian” tra i 60 giocatori classe 2003 più interessanti e forti a livello mondiale. L’anno seguente passa con la Primavera e non patisce il salto di categoria: si definisce sempre più chiaramente il suo ruolo in campo, ossia quello di un centrocampista box to box con grandi qualità tecniche e tempi di inserimento. La passata stagione la chiude con 6 reti e 4 assist e si conquista un posto in Serie C con la Juventus under 23.
IL SALTO CON I PROFESSIONISTI E LA STREPITOSA YOUTH LEAGUE – Già nella stagione 2020/2021 accumula 4 presenze con la squadra di Lamberto Zauli. Quest’anno viene inserito in pianta stabile con l’under 23, diventando un titolare inamovibile e risultando decisivo, con 3 reti e 4 assist. Parallelamente continua a dare una mano ai suoi coetanei in Youth League ed è proprio qui che si conferma essere un giocatore dalle potenzialità giganti. Fa un grande torneo e trascina i bianconeri in semifinale, facendo una partita stellare nei quarti di finale contro il Liverpool, segnando addirittura il gol che da’ il via alla vittoria per la sua squadra. Nel frattempo, il 20 marzo, esordisce in Serie A contro la Salernitana.
LA PRIMA GRANDE DELUSIONE E LA PRIMA DA TITOLARE IN SERIE A – Il 22 aprile Fabio Miretti vive la sua prima grande delusione della sua breve carriera: la sua Juventus viene eliminata in Youth League in semifinale dal Benfica ai rigori. Ma poco più di una settimana dopo Allegri lo fa debuttare dal primo minuto contro il Venezia, dove farà un’ottima partita, e si ripeterà nella trasferta di Genova. In queste partite ruba l’occhio e fa vedere molta personalità e tecnica, ma anche qualità fisiche e caratteriali che potranno permettergli di restare per molto tempo tra i grandi. La cosa impressionante di Fabio Miretti è la capacità di scendere in campo, allo stesso identico modo, che si tratti di Primavera, Under 23 o Juve dei grandi. Il futuro, dunque, è tutto nelle sue mani.