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  •  Milito, l'Inter aspetta i tuoi gol

    Milito, l'Inter aspetta i tuoi gol

    • Giovanni Battista Terenziani

    È, purtroppo, ormai nota la notizia del grave infortunio occorso al ginocchio sinistro di Diego Alberto Milito. L’attaccante neroazzurro è stato operato e l’intervento è perfettamente riuscito. Il bomber dovrebbe stare fermo per circa sei mesi. Sembra che sia più di una semplice speranza la possibilità di rivederlo in campo nella prossima stagione, anche se i suoi quasi 34 anni consigliano prudenza.

    L’argentino è molto importante per l’Inter. L’apporto dei suoi gol è stato fondamentale in tutta la sua carriera neroazzurra e lo è anche attualmente. Milito nasce a Bernal (Argentina) il 12 giugno 1979 da una famiglia di origini calabresi. Nel 1999 inizia la sua carriera calcistica nel Racing Avellaneda in Argentina. Nella gennaio 2004 viene prelevato dal Genoa che milita in serie B. In quel finale di stagione riesce  a realizzare 12 reti in 20 presenze. L’annata successiva, sempre in cadetteria e con la maglia del grifone, è vice capocannoniere (dietro a Spinesi) con 21 gol in 39 presenze. A causa della retrocessione dei rossoblu in serie C1, dovuta ad una sanzione comminata dalla giustizia sportiva, l’argentino si trasferisce al Real Saragozza (Spagna) dove gioca con il fratello Gabriel che è difensore. Nella semifinale di andata di Coppa del Re 2005/2006 Milito realizza un poker di reti al Real Madrid, permettendo alla sua squadra di qualificarsi alla finale poi persa con l’Espanyol. La stagione successiva è secondo nella classifica marcatori della Liga con 23 reti dietro a van Nisterlooy. Ciò convince il Real Saragozza ad acquistare l’intero cartellino del bomber che l’annata seguente realizza 15 gol. Tutto questo non basta a evitare la retrocessione degli spagnoli. All’ultimo secondo disponibile della sessione di calciomercato estiva  del 2008 il Genoa (in serie A) mette a segno un colpo che si rivelerà più che azzeccato: il Principe torna in Liguria. Nella serie A seguente segna 24 reti laureandosi nuovamente vice capocannoniere di un campionato nazionale (dietro a Ibrahimovic).  In quella stagione trova per 4 volte la via del gol nei derby della Lanterna segnando una splendida tripletta nella gara di ritorno e mandando in visibilio il pubblico rossoblu. La squadra allenata da Gasperini giunge quarta in classifica a pari merito con la Fiorentina e accede così all’Europa League. Nell’estate del 2009 il Principe si trasferisce all’Inter.  Arriva in neroazzurro dopo la partenza di Ibrahimovic. Forma un trio di attacco micidiale insieme a Snejider ed Eto’o. Quella squadra, allenata da Mourinho, riesce a realizzare il mitico ‘triplete’. Milito segna la sua prima rete con la sua nuova maglia nel derby contro il Milan vinto per 4 a 0 alla seconda giornata. Il 4 novembre 2009 realizza il suo primo centro in Champions League contro la Dinamo Kiev. Quel gol sarà di fondamentale importanza per superare la fase a girone. Segna anche negli ottavi di finale contro il Chelsea, nei quarti contro il CSKA Mosca e nella magica notte di San Siro in cui i neroazzurri sconfiggono 3 a 1 il Barcellona mettendo un tassello fondamentale per l’accesso alla finale del Bernabeu. Il 5 maggio realizza una rete nella finale di Coppa Italia vinta contro la Roma all’Olimpico. Il 16 maggio a Siena trova il gol che consegna alla squadra di Mourinho lo scudetto (anche in quella stagione giunge secondo nella classifica marcatori di serie A dietro a Di Natale). Il 22 maggio è la sua apoteosi calcistica. A Madrid si disputa la finale della Champions League tra Inter e Bayern Monaco. Milito mette a segno la doppietta che consente alla squadra italiana di trionfare 2 a 0 e di alzare la coppa che mancava al club di Moratti da 45 anni.

    In quella stagione il Principe realizza 30 gol in 52 partite. L’annata successiva conquista, oltre a numerosi premi personali  (miglior attaccante della precedente stagione europea, UEFA Club Footballer of the Year, miglior calciatore straniero e miglior calciatore assoluto del 2010 negli oscar del calcio AIC), la Supercoppa Italiana, il Mondiale per Club e la Coppa Italia (dove segna nella finale). Il 2011/2012 è la sua stagione più ricca di gol da quando veste neroazzurro. Segna ben 24 reti in 33 presenze in serie A, laureandosi ancora una volta vice capocannoniere dietro Ibrahimovic. In questa stagione, che era iniziata in maniera positiva, ha subito due infortuni che gliela hanno preclusa. Durante la sua carriera ha vestito più volta la maglia della nazionale Argentina con la quale ha trovato per 4 volte la via della rete, ma senza raggiungere i prestigiosi successi ottenuti con le squadre di club.

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