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Milik conferma: 'Chievo una possibilità'
Come sto ora? Bene, la riabilitazione prosegue. Passato il primo mese, il peggio è alle spalle. Ora posso dormire normalmente, prima mi svegliavo dal dolore. Ora è tutto più semplice. Data per il rientro? Non ho fretta. Si dice febbraio, ma lo farò quando sarò pronto.
Reazioni in Polonia? Si, ho sentito il sostegno di tutti: tifosi, compagni di squadra, il club, ho visto che in Polonia prima dell'ultimo match della Nazionale hanno cantato il mio nome. Ogni dettaglio, in una situazione come la mia, è importante.
Il messaggio dedicato da Insigne, con l'errore Zielinski? Forse Piotr voleva farsi pubblicità e per questo scambiò la maglia (ride). E' stato un gesto molto bello, poi Lorenzo ha lottato con lo stesso infortunio e mi ha aiutato tanto.
Pressione di tornare subito dopo il primo infortunio? Era più sostegno che pressione. Sarri sa più di tutti quando è il momento giusto, insieme ai medici. Sono rientrato gradualmente, giocare in partita è diverso dall'allenamento, c'è uno stress estremamente superiore. Non ho avuto continuità in campo e non nascondo che a un certo punto ho cominciato ad essere impaziente, perchè non giocavo tanto quanto avrei voluto. Solo due gare complete dopo il primo ko? Un calciatore giovane è sempre impaziente, ancora di più se crede di meritare più minuti. Ma ora non mi interessa più, penso solo a guarire.
Ipotesi prestito al Chievo? E' una possibilità che considero, ma le decisioni le prenderemo a dicembre e decideremo cosa sarà migliore per me e per il club".