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    Milanmania, tre premi sul mercato di gennaio per sognare lo scudetto: i nomi

    Milanmania, tre premi sul mercato di gennaio per sognare lo scudetto: i nomi

    • Carlo Pellegatti
    Attaccati ferocemente al primo posto! Il Milan pareggia al minuto 90 nel match di domenica contro il Parma, dopo uno stordente 0-2. Non si arrende e riesce a rimontare due volte il Genoa. Due avversari che occupano la tabella di destra della classifica, agevoli solo in apparenza, ma diventati montagne per i rossoneri, che non li hanno potuto affrontare con la squadra al completo. 

    Per qualcuno il nocciolo del problema è proprio questo, una panchina troppo leggera rispetto ai titolari. E' indubbiamente vero, ma, per non andare lontano da Milano, anche l'Inter senza Lukaku, Barella, Hakimi, Skriniar e una sua alternativa, avrebbe avuto certo più difficoltà a conquistare i tre punti. Quello accaduto alla squadra milanista priva di Ibrahimovic, Bennacer, Hernandez, Kjaer e Gabbia. Eppure il Milan lotta, soffre, raddoppia gli sforzi, per mantenere la sua imbattibilità, unica squadra nei cinque maggiori campionati europei. Sassuolo rappresenta un altro duro ostacolo, anche perché solo gli ultimi allenamenti chiariranno circa la possibilità di rivedere Ibrahimovic in campo. 

    Gennaio intanto rappresenterà il mese decisivo per capire quale sarà il futuro dei rossoneri. Non solo per i risultati che saprà conquistare in campionato contro Benevento, Juventus, Torino, Cagliari, Atalanta e Bologna, ma anche per quelli che saprà ottenere nelle trattative di mercato. Ho sbagliato quando sostenevo che non fosse necessario il vice-Ibra, fidando sulla duttilità e il fiuto del gol di Rebic o eventualmente su un possibile adattamento di Leao, ma purtroppo i due attaccanti non sono adatti al ruolo di centravanti, preferendo svariare piuttosto che stare al vertice della tensione. 

    Apro una parentesi su Leao. Il portoghese, dalle indubbie grandi prospettive, troppo spesso non riesce a incidere anche nel suo ruolo preferito, sulla fascia sinistra. I tifosi del Milan, notoriamente pazienti, cominciano a mugugnare perché delusi dal suo atteggiamento leggero e dalla scarsa intensità delle sue prestazioni. Pioli deve lavorare con pazienza e saggezza per aiutarlo a esprimere il suo potenziale. 

    Torniamo al mercato. Diventa dunque fondamentale l'acquisto di un bomber dalla tipologia di Ibra. Forte, robusto, utile come boa e come appoggio per le incursioni dei centrocampisti. Non sono tanti gli attaccanti con queste caratteristiche, appetibili sia sul piano tecnico che economico. Personalmente ho una preferenza. A me piace Leonardo Pavoletti, grande cuore rossonero, bravo di testa e nel creare varchi agli inserimenti dei centrocampisti, pronto a entrare negli schemi dopo pochi allenamenti grazie alla sua lunga esperienza. 

    Oltre al già più volte ricordato difensore centrale, favorito è Kabak dello Schalke, un altro ruolo da potenziare è quello del centrocampista, magari con un giocatore più metronomo che incontrista. Contro il Sassuolo per esempio, gioca Kessiè già diffidato. Non sarebbe facile contrastare il centrocampo della Lazio, avversario del 23 dicembre, con Tonali e Krunic, non adatto al ruolo. Insomma i dirigenti devono trovare un quarto centrocampista. 

    Le prestazioni, lo spirito di sacrificio e i risultati dei ragazzi di Stefano Pioli meritano insomma un premio, anzi tre premi. Un mercato intelligente e funzionale a gennaio confermerebbe che anche proprietà, società e dirigenti credono all'obiettivo più alto e prestigioso. Sarebbe un bel segno e una grande spinta, per tutto l'ambiente, a credere in grande! 
     

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