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Milanmania: poi ha iniziato a piovere...
Prendiamola con ironia, lasciateci almeno questa. Ormai non c'è domenica in cui il Milan non "regali" delusioni in serie ai propri sostenitori, che contano i giorni che restano al termine di una delle peggiori annate di sempre. Era dal lontano 1983/84, la prima stagione dopo l'ultima retrocessione in Serie B, che i rossoneri non vincevano così poche partite (8) nelle prime 27 giornate... Contro la Fiorentina, i soliti errori di sempre: squadra che sparisce atleticamente nel secondo tempo, si ritira pericolosamente nella propria area di rigore e incassa regolamente gol sulle ormai proverbiali amnesie della difesa.
PIPPO RESTA PER FORZA - Uno scenario da tregenda al quale, se si fosse voluto e potuto, la proprietà avrebbe posto rimedio da tempo, se non fosse che con Inzaghi e Seedorf già a libro paga ingaggiare un altro allenatore per terminare la stagione sarebbe stata un'operazione eccessivamente onerosa per le esangui casse societarie. Tanto più se il sostituto doveva essere Cristian Brocchi, che bene si sta comportando alla guida della formazione Primavera e che sarebbe stato l'ennesimo uomo dato in pasto alla piazza per provare a nascondere le pecche di una dirigenza palesemente allo sbando.
MENEZ E' SCOMPARSO - La pioggia torrenziale abbattutasi lunedì sera a Firenze e piovuta sulla testa del malcapitato Inzaghi e della sua banda del buco è stato l'ideale contorno di un gruppo perennemente alla ricerca della sua identità e di un'autostima che svanisce regolarmente al primo episodio sfavorevole. Non è bastato abbassare sulla linea dei terzini nemmeno Honda e Menez (a proposito, il cambio del francese è contemplato nella testa di Superpippo?) per resistere al ritorno prepotente di una Fiorentina a lungo incapace di pungere dalle parti di Diego Lopez e sotto in occasione dell'unico tiro in porta nella ripresa del Milan. Che nel primo tempo ha sprecato almeno 3 nitide occasioni per passare in vantaggio già nel primo tempo.
PAROLE AL VENTO - Ma qui entreremmo nel campo dei se e dei ma, campo frequentato assiduamente dall'allenatore rossonero che anche lunedì, dopo le solite lodi sperticate alla squadra e una difesa a oltranza della propria area per buona parte della gara, ha pure avuto il coraggio di parlare di miglioramenti, di bel gioco, chiudendo in bellezza così: "A detta di tutti, anche il pareggio ci sarebbe stato stretto". Già, poi ha cominciato a piovere...
PIPPO RESTA PER FORZA - Uno scenario da tregenda al quale, se si fosse voluto e potuto, la proprietà avrebbe posto rimedio da tempo, se non fosse che con Inzaghi e Seedorf già a libro paga ingaggiare un altro allenatore per terminare la stagione sarebbe stata un'operazione eccessivamente onerosa per le esangui casse societarie. Tanto più se il sostituto doveva essere Cristian Brocchi, che bene si sta comportando alla guida della formazione Primavera e che sarebbe stato l'ennesimo uomo dato in pasto alla piazza per provare a nascondere le pecche di una dirigenza palesemente allo sbando.
MENEZ E' SCOMPARSO - La pioggia torrenziale abbattutasi lunedì sera a Firenze e piovuta sulla testa del malcapitato Inzaghi e della sua banda del buco è stato l'ideale contorno di un gruppo perennemente alla ricerca della sua identità e di un'autostima che svanisce regolarmente al primo episodio sfavorevole. Non è bastato abbassare sulla linea dei terzini nemmeno Honda e Menez (a proposito, il cambio del francese è contemplato nella testa di Superpippo?) per resistere al ritorno prepotente di una Fiorentina a lungo incapace di pungere dalle parti di Diego Lopez e sotto in occasione dell'unico tiro in porta nella ripresa del Milan. Che nel primo tempo ha sprecato almeno 3 nitide occasioni per passare in vantaggio già nel primo tempo.
PAROLE AL VENTO - Ma qui entreremmo nel campo dei se e dei ma, campo frequentato assiduamente dall'allenatore rossonero che anche lunedì, dopo le solite lodi sperticate alla squadra e una difesa a oltranza della propria area per buona parte della gara, ha pure avuto il coraggio di parlare di miglioramenti, di bel gioco, chiudendo in bellezza così: "A detta di tutti, anche il pareggio ci sarebbe stato stretto". Già, poi ha cominciato a piovere...