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    Milanmania: Pioli e il rinnovo della riconoscenza, è il principale colpevole

    Milanmania: Pioli e il rinnovo della riconoscenza, è il principale colpevole

    • Andrea Longoni
    Un'altra sconfitta. Finisce 1 a 0 ma poteva finire anche peggio. In questo momento il principale responsabile è Stefano Pioli. Sicuramente a monte ci sono colpe della Proprietà e della dirigenza (per il mercato sbagliato), ma in estate nonostante tutto è stata consegnata al tecnico una squadra che aveva tutto per lottare per il vertice, non un gruppo da sesto posto. Oggi il Milan gioca come una formazione da parte bassa della classifica: questo è inaccettabile.

    UNA FORMAZIONE INSPIEGABILE - Scendere in campo con 5 difensori è un insulto alla storia di questo Club: è una scelta da provinciale, non da campioni d'Italia. A Pioli chiedevamo tutti di coprirsi un po', di avere un atteggiamento un po' più prudente: ma non di passare da 4 punte a 5 difensori. Ci sono le vie di mezzo, come un semplice 4-3-3, con cui la squadra lo scorso anno ha svoltato. La formazione iniziale è inspiegabile: l'impiego di Messias a centrocampo non ha senso, così come l'idea di aspettare e ripartire, rinunciando però al principale contropiedista e velocista come Leao. Se c'è un motivo extracampo legato al contratto, ce lo dicano. Altrimenti Pioli non ci dica che rifarebbe le stesse scelte: questa dichiarazione in questo momento andava evitata.

    E ORA? - Che cosa si può cambiare ora? Solo l'allenatore, se le cose vanno avanti così, con buona pace di un rinnovo da 4 milioni di euro per altri 2 anni da poco firmato e della riconoscenza. I numeri del derby (zero tiri in porta) e quelli delle ultime partite (5 sconfitte e 2 pareggi) ci dicono che se si va avanti così sarà necessario cambiare. Speriamo venerdì contro il Torino il Milan possa svoltare, altrimenti servirà davvero una scelta forte, per salvare il salvabile, cioè un piazzamento per la prossima Champions League, traguardo che questa squadra ha il dovere di centrare.

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