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    Milanmania, Pioli a fine ciclo: palla a Leao e si spera, ma con Dybala al posto di Origi...

    Milanmania, Pioli a fine ciclo: palla a Leao e si spera, ma con Dybala al posto di Origi...

    • Andrea Longoni
    La sconfitta con l'Inter fa tanto male: ci sta di essere eliminati, ma non esiste un divario del genere. Tra rossoneri e nerazzurri non ci sono 7 gol di differenza che abbiamo contato nel 2023. Fanno molto discutere le parole di Paolo Maldini. Ha ragione sul tema investimenti: non bisogna accontentarsi e proprio questo è il momento di "surfare" l'onda. Dall'altra parte è giusto che la proprietà faccia notare che i soldi vanno spesi bene, cosa questa che in estate non è riuscita (Thiaw a parte). E' stato un mercato quasi fallimentare. E' importante che le parti arrivino a un'intesa, a un compromesso, in tempi brevi e privatamente, senza rendere il caso una telenovela mediatica come lo scorso anno. Rispetto alle dichiarazioni del dirigente, contesto il passaggio su Dybala: l'argentino aveva il gradimento della proprietà (Furlani telefonò all'agente Antun). Il giallorosso, poi, ha appena un anno e mezzo in più di Origi: bastava non prendere quest'ultimo e oggi commenteremmo una stagione diversa. 



    Le indiscrezioni giornalistiche raccontano di un Maldini in discussione, mentre Pioli è sicuro della conferma: per quanto mi riguarda dovrebbe essere l'opposto. Io credo sia giusto proseguire con l'attuale dirigenza, per dare continuità aziendale e non ripartire dall'anno zero, mentre farei qualche riflessione in più sull'allenatore. 
    La stagione è stata troppo anomala e porterà cicatrici evidenti (nonostante il cammino in Champions): mi riferisco al periodo nero in cui il Milan perde contro chiunque, prende 5 gol dal Sassuolo, 4 dalla Lazio. Una squadra che viene eliminata malamente in Coppa Italia e disputa una Supercoppa imbarazzante. E chiuderà il campionato non nei primi 4 posti. Ho il sospetto che il ciclo di Pioli possa essere giunto al termine: ripeto, è un sospetto, non una certezza. Anche perché se guardiamo il gioco, quest'anno non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello dello scorso anno. Nell'attuale stagione spesso era riconducibile a "palla a Leao a poi si vede". Troppi elementi negativi (come l'atavico problema degli infortuni). Dunque avanti con Maldini, mentre su Pioli qualche riserva dovrebbe esserci. 
     

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