Milanmania: Pato, poteva finire solo così
Il Milan lo ha cresciuto, lo ha coccolato, ha cercato di farlo tornare grande ma, alla fine, ha dovuto alzare bandiera bianca. In cinque anni Pato ha vinto solo uno Scudetto e una Supercoppa Italiana. Poco, troppo poco per far piangere i tifosi per la sua partenza.
E' stato venduto al Corinthians, a meno di clamorosi passi indietro dell'ultima ora. 15 milioni di euro al Milan e lui torna in Brasile e si stacca (o no?) da Barbara Berlusconi. L'avevamo conosciuto per l'agilità nei movimenti, la velocità d'esecuzione e il fiuto per il gol. Caratteristiche per le quali era stato paragonato da Ancelotti addirittura a Careca e da Dunga a Ronaldo.
No, non ce l'ha fatta a riconquistare il cuore dei tifosi del Milan. Pato se ne va, lascia la Milano rossonera senza rimpianti. I tifosi lo ricorderanno per le sue gesta, ma anche per i suoi tanti, troppi infortuni. Magari un domani diventerà il più forte di tutti i tempi. Questo non posso saperlo. Quello che so è che oggi io non lo rimpiango. La sua carriera in rossonero si è chiusa con 63 gol all'attivo in 150 partite: bene, non male. Ma non ha vinto niente e non ha trascinato la squadra al successo. A chi lo paragonava a Van Basten, ricordo solo che MVB era un signor giocatore, che ha dovuto dire basta troppo presto. Pato no: ha avuto le sue chance ma non le ha potute (o volute?) sfruttare. I motivi sono molteplici, ma secondo me non poteva che finire così la storia d'amore tra il Papero e il Milan. Ciao Pato, io non ti rimpiango.