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    Milanmania: Menez, la dolce condanna

    Milanmania: Menez, la dolce condanna

    Sempre e soltanto lui, Jeremy Menez. Nei giorni in cui, oltre al tourbillon sul possibile successore di Filippo Inzaghi è partita la ridda di voci anche sul nuovo attaccante che vestirà di rossonero nella prossima stagione nel caso in cui effettivamente Mattia Destro non venisse riscattato dalla Roma, il Milan ha qualche sicurezza a cui appigliarsi. Immobile, Okaka, Ibrahimovic, Lukaku: chi più ne ha, più ne metta. Anche se il tifoso medio non è proprio nato ieri e sa che anche la prossima estate certi nomi altisonanti resteranno inavvicinabili e si punterà sull'occasione del momento.

    DOPPIO VOLTO - Altrettanto certo è che si ripartirà da Jeremy Menez, uno dei pochi volti positivi di questa annata disgraziata e giocatore capace come pochi di creare dibattito e spaccare il fronte della critica. Talento geniale e indispensabile nel piattume generale della rosa rossonera o solista incapace di rientrare in qualsiasi tipo di schema e fonte di problemi per una squadra che ambisce a diventare tale sul piano del gioco? Non per esimersi dal dare la nostra versione, ma il francese è oggi è entrambe le cose e, allo stato attuale delle cose, questo Milan non può farne a meno.

    ANARCHIA AL POTERE - Il suo modo anarchico di stare in campo e il suo egoismo da attaccante puro (perchè questo è sempre stato, sin dai tempi di Sochaux) hanno certamente oscurato tutte le vere prime punte che si sono avvicendate sotto la gestione Inzaghi, da Torres a Destro passando per Pazzini. Ma non può essere sua la colpa dell'assenza totale di idee e schemi offensivi da parte del resto dei suoi compagni, condizione che paradossalmente ha finito per esaltare le indubbie doti individuali. Qualche settimana fa, un po' per convinzione (le sue prestazioni erano in calando), un po' per provocare, avevamo invocato una maggiore presenza in campo di Alessio Cerci a scapito del transalpino, ma nell'incertezza generale che circonda la squadra una cosa la possiamo affermare con forza: questo Menez è una dolce condanna per il Milan.

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