Milanmania: Lapadula pompa più di Bacca. E Montella non si aspetta regali
Nei primi 45' proprio Suso e Lapadula hanno immunizzato la squadra dall'asfissia cui la stavano riducendo la mancanza di filtro a centrocampo e gli sbandamenti in difesa. De Sciglio, Donnarumma e Locatelli sono andati anche loro in iper ventilazione scollegandosi a turno esaltando la carenza di organicità tra Romagnoli e Gómez, in affanno e graziati più volte da Saponara e Maccarone, indulgenti ex.
Nell'intervallo la trasfusione è servita, contemporaneamente al consumo residuo di energie empolesi che paiono avere autonomia assai ridotta. Così è venuto fuori il nuovo corso della trasfigurazione di cui Montella è stato capace con questi elementi. Facendo leva proprio su Abate, Suso, Bonaventura e Lapadula, guarda caso. Che con Niang rappresentano - giova ricordarlo di nuovo - le imprescindibili risorse rossonere della stagione. Stagione che sta prendendo una piega precisa, aumentando settimana dopo settimana le certezze intorno a sé. Da una parte la consapevolezza di poter restare in alto grazie a un nucleo essenziale di cui sarà bene non fare a meno molto spesso, dall'altra la presa di coscienza che non esistono molte alternative credibili ad esso. Montella ha 13-14 titolari che lo possono aiutare a mantenere questa miracolosa e meritata classifica. L'allenatore ha capito che per una ragione o per l'altra la Befana non gli porterà alcun regalo utile, dunque usa giocattoli che aveva trovato impolverati nella cassapanca. Ma c'è poco da fare: sembrano troppo modesti e arrugginiti per funzionare, meglio puntare (sempre, a costo di spremerli) sui pochi ma buoni.