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  • Milanmania: l'attesa non sempre paga, Cerci come Mandzukic e Iturbe?

    Milanmania: l'attesa non sempre paga, Cerci come Mandzukic e Iturbe?

    12 giorni al debutto ufficiale del Milan di Filippo Inzaghi nella nuova stagione, con la prima uscita in campionato a San Siro con la Lazio, uno in più per chiudere quelle operazioni di mercato che consegnino al tecnico piacentino una formazione più competitiva non solo rispetto a quella dell'ultima stagione ma anche di quella vista all'opera durante il precampionato. A meno di due settimane dall'avvio della nuova annata, lo stato d'animo dei tifosi rossoneri è ben raffigurato dai miseri dati relativi alla campagna abbonamenti, con sole 15.000 tessere staccate, a fronte delle 20.000 della scorsa stagione. Evidentemente la fiducia nelle capacità di Adriano Galliani di regalare un esterno offensivo e un centrocampista di qualità da qui al prossimo 1° agosto sono esigue e i motivi di recriminazione non mancano.

    MANDZUKIC, ITURBE E... CERCI? - Dopo aver illuso a lungo il popolo milanista sulla possibilità di competere ad armi pari con Atletico Madrid e Roma rispettivamente per Mandzukic e Iturbe, i sostenitori del Diavolo temono di subire un'analoga beffa per quanto riguarda Alessio Cerci, il primo nome di Inzaghi per completare la batteria delle ali che ieri pareva aver annunciato su Twitter l'accordo con la formazione spagnola, salvo poi smentire tutto e imputare la pubblicazione del tweet incriminato sulla propria pagina personale a un pirata informatico. Che si tratti di una burla o di un'imprudenza commessa dal giocatore del Torino a trattativa ancora non conclusa, in casa Milan sono in tanti (a partire dall'allenatore) a temere che la strategia dell'attesa finisca per rivelarsi deleteria e faccia sfumare un altro degli obiettivi dichiarati.

    SPERANZA CAIRO - In assenza di cessioni importanti o comunque di un tesoretto ricavato dalle partenze dei giocatori in esubero (Zaccardo, Zapata, Albertazzi, Essien, Abate), Galliani è costretto a sperare che la situazione di stallo su Cerci si protragga sino alle ultime battute del mercato, magari a playoff di Europa League superato. Se, ad allora, Atletico Madrid o altri interlocutori non presentassero al patron granata Cairo una cifra vicina ai 20 milioni di euro richiesti, il Milan potrebbe spuntarla con l'inserimento di qualche contropartita o attraverso una formula d'acquisto che limiti al massimo l'esborso di denaro da parte del club rossonero. Strategia obbligata dalle circostanze ma figlia pur sempre, come scriviamo da tempo, dell'incapacità di progettare il futuro della squadra con meno risorse che in passato, attraverso investimenti lungimiranti e liberandosi per tempo dei calciatori non utili al progetto.

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