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    Milanmania: Inter cugino invadente. San Siro è milanista, non demolitelo!

    Milanmania: Inter cugino invadente. San Siro è milanista, non demolitelo!

    • Carlo Pellegatti
    Il mio pensiero su San Siro. Innanzitutto, è stato importante chiarire, da parte dei dirigenti rossoneri, che non ci fosse l’intenzione di lasciare San Siro all’Inter, costruendo un impianto in un’altra parte della città. Il club nerazzurro si era già comportata come un… cuculo, che depone le sue uova nel nido di un altro uccello. Insomma un atteggiamento un poco invadente. San Siro, come è noto, è stato voluto e costruito da Piero Pirelli, grande Presidente rossonero dell’inizio del secolo scorso. Insomma uno stadio nato milanista. All’inizio degli anni ’80, è stato deciso di intitolarlo a Giuseppe Meazza, grande giocatore nerazzurro che, al termine della sua carriera, ha indossato, senza lasciare grande tracce, anche la maglia milanista.

    Lo spazio antistante è diventato poi Piazzale Angelo Moratti. Ecco, sarebbe mancato che San Siro diventasse lo stadio dell’Inter, per completare il quadro. Con i tifosi milanisti, costretti a piangere calde lacrime, passando davanti al tempio laico che ricordava loro i grandi trionfi della storia del Milan. Per fortuna, il pericolo pare cessato.

    Oggi  sembra scontato che la futura casa delle milanesi sarà ancora, e per sempre  San Siro. Ma quale? Il vecchio impianto ristrutturato o un nuovo stadio al posto degli odierni parcheggi?  Il “partito” che vorrebbe venga presa in seria considerazione la prima ipotesi sta ingrossando le sue fila. Demolire San Siro, un monumento non solo sul piano della costruzione, ma soprattutto su quello morale, appare una onta, un affronto, che la città di Milano non pare sopportare. Per affetto, per riconoscenza, per la sua Storia, perché ancora oggi considerato uno degli stadi più belli e affascinanti al mondo. Anch’io mi auguro che San Siro, perché io l’ho chiamato e lo chiamerò sempre così, venga... salvato e i tifosi  milanisti possano festeggiare il centenario dello Stadio, nel 2026,  magari con  targhe di nuovi trionfi  da inaugurare sui muri dell’impianto.

    Le due società invece sembrano orientate alla costruzione di un nuovo Teatro, soprattutto per quattro motivi. Uno pratico, perché Milan e Inter sarebbero costretti a emigrare, non si sa dove, per il tempo della ristrutturazione di San Siro. In effetti, soluzioni attuabili  sono difficilmente da trovare, perché i 40 mila abbonati non avrebbero a disposizione impianti vicini a Milano,dove giocare campionato e coppe. Bologna Torino, stadio Olimpico, potrebbero offrire la disponibilità a livello di recettività, ma tre squadre, ospiti nello stesso stadio, per un periodo così lungo appare una soluzione molto complicata. 

    La seconda e terza ragione derivano una scelta di ordine economico e temporale.  La ristrutturazione di San Siro comporterebbe tempi lunghissimi per la sua attuazione e soprattutto il costo sarebbe ben superiore che erigerne uno nuovo. Il quarto motivo è il più importante e riguarda l’aspetto finanziario. Un nuovo stadio significherebbe un salto di qualità nei proventi derivati non solo dalla vendita dei biglietti, ma soprattutto di tutto l’indotto legato al futuro San Siro. Ragioni difficilmente contestabili, a dire il vero, anche se magari , la ristrutturazione del vecchio impianto potrebbe essere organizzata… a fette, o trovando qualche altra soluzione, legata a una temporanea trasferta. Qualche sacrificio  in più dunque ai tifosi, ma con la dolce prospettiva  di non vedere abbattuta, e quindi di non abbandonare,  la casa più amata, il nostro San Siro! 

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