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Milanmania: giù le mani da Mihajlovic
Una battutina, d'accordo, e con tanto di sorriso a cercare di stemperare i toni ed evitare gli sguardi incuriositi dei giornalisti presenti. Però quel "Chiedete all'allenatore" che Adriano Galliani si è volutamente lasciato scappare, prima di entrare in Lega Calcio, alla domanda sul perchè il Milan incontri così tante difficoltà contro le medio-piccole fa riflettere. E obiettivamente genera il solito senso di smarrimento che accompagna una qualsivoglia critica che metta Sinisa Mihajlovic al centro delle discussioni sulla possibilità che la sua squadra centri o meno il piazzamento Champions indicato dalla società.
COSA C'ENTRA MIHAJLOVIC? - Il Milan ha perso quest'anno una miriade di punti contro le formazioni meno attrezzate sulla carta, ultima in ordine di tempo l'Udinese capace di bloccare gli uomini di Mihajlovic sull'1-1 dopo un primo tempo di sostanziale controllo della situazione. Ma Galliani è davvero convinto che l'approccio molle che ha accompagnato la prima parte di gara contro i bianconeri e altre partite simili dipenda dall'atteggiamento del tecnico serbo? Galliani, o indirettamente Berlusconi, pensano forse che Mihajlovic dica ai suoi giocatori di scendere in campo con poca cattiveria perchè il solo nome del Milan dovrebbe spaventare in partenza il Carpi o il Verona di turno?
GALLIANI, UN PO' DI L'AUTOCRITICA - La sensazione forte è che non nasce da oggi è che dai piani altissimi della società si sia deciso a prescindere di non confermare MIhajlovic al termine della stagione e che esista la consapevolezza che il terzo posto, con l'attuale organico, sarebbe un mezzo miracolo. In caso di impresa della formazione rossonera, a quel punto diventerebbe impossibile non proseguire con l'ex tecnico sampdoriano per non mettersi definitivamente contro la piazza. Peccato che dietro tutti questi ragionamenti manchi il solito esercizio di autocritica da parte di Galliani, incapace di individuare i rinforzi giusti in estate nonostante un budget di quasi 90 milioni di euro e assolutamente assente, su input presidenziale, a gennaio. Con queste doverose precisazioni, come si può credere che Mihajlovic sarebbe l'eventuale colpevole del "fallimento?".
@AndreaDista83
COSA C'ENTRA MIHAJLOVIC? - Il Milan ha perso quest'anno una miriade di punti contro le formazioni meno attrezzate sulla carta, ultima in ordine di tempo l'Udinese capace di bloccare gli uomini di Mihajlovic sull'1-1 dopo un primo tempo di sostanziale controllo della situazione. Ma Galliani è davvero convinto che l'approccio molle che ha accompagnato la prima parte di gara contro i bianconeri e altre partite simili dipenda dall'atteggiamento del tecnico serbo? Galliani, o indirettamente Berlusconi, pensano forse che Mihajlovic dica ai suoi giocatori di scendere in campo con poca cattiveria perchè il solo nome del Milan dovrebbe spaventare in partenza il Carpi o il Verona di turno?
GALLIANI, UN PO' DI L'AUTOCRITICA - La sensazione forte è che non nasce da oggi è che dai piani altissimi della società si sia deciso a prescindere di non confermare MIhajlovic al termine della stagione e che esista la consapevolezza che il terzo posto, con l'attuale organico, sarebbe un mezzo miracolo. In caso di impresa della formazione rossonera, a quel punto diventerebbe impossibile non proseguire con l'ex tecnico sampdoriano per non mettersi definitivamente contro la piazza. Peccato che dietro tutti questi ragionamenti manchi il solito esercizio di autocritica da parte di Galliani, incapace di individuare i rinforzi giusti in estate nonostante un budget di quasi 90 milioni di euro e assolutamente assente, su input presidenziale, a gennaio. Con queste doverose precisazioni, come si può credere che Mihajlovic sarebbe l'eventuale colpevole del "fallimento?".
@AndreaDista83