Getty Images
Milanmania: e se fosse tutto un bluff?
La valenza pre-elettorale di certe dichiarazioni non sappiamo pesare, in ogni caso la strategia è chiara dal punto di vista storico per quanto riguarda la sua figura: comunque vada, sarà un atto eroico. Se resta, dirà di aver rinunciato a una carrettata di milioni per il bene e per amore del Milan. Se vende - continuiamo ad essere scettici - dirà che il bene e l'amore per il Milan saranno garantiti dalla sua presenza. Dal suo controllo. Sempre che questi munifici investitori accettino supini le sue singolari condizioni, e continuiamo a dubitare anche di questo.
In mezzo ci sono il mercato e la questione allenatore, nodi legati fino a un certo punto dagli sviluppi della vicenda. Perché infatti alcune operazioni sono state già concluse (Vangioni in entrata, i cavalli di ritorno in uscita, i rinnovi di Montolivo, Antonelli, Calabria) e altre possibili (Kovacic) non smentite. E perché Brocchi resta in caldo nel caso di un prosieguo della gestione autarchica con buona pace di Giampaolo, Montella, Emery, Garcia, Pellegrini. Insomma da una parte è tutto subordinato agli sviluppi delle trattative, dall'altra più o meno ci si muove come se nulla fosse. O siamo di fronte a un fenomenale esempio di negoziazione, o a un gigantesco bluff. Se non altro questa volta, rispetto alla farsa Bee, sembra che non dovremo aspettare a lungo per sapere.