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  • Milanmania: 4 sicuri di restare, purtroppo non Donnarumma. Ora basta con le giostre che non divertono!

    Milanmania: 4 sicuri di restare, purtroppo non Donnarumma. Ora basta con le giostre che non divertono!

    • Carlo Pellegatti
    E’ un Milan senza continuità. Una mancanza che tocca tutti gli aspetti della Società. Negli ultime tre anni sono cambiate tre proprietà, con la logica conseguenza di vedere dirigenti al vertice sempre differenti. Da Silvio Berlusconi con Adriano Galliani a Marco Fassone con Massimilianio Mirabelli per passare al Fondo Elliott con Ivan Gazidis, insieme a Leonardo, Paolo Maldini e Zvonimir Boban. Per quanto riguarda il futuro la situazione appare oggi ancora indecifrabile, in attesa di capire se l’eventuale assunzione di Ralf Rangnick comporterà l’ennesima rivoluzione sia sul piano tecnico e dirigenziale. Con il manager tedesco che potrebbe assumere dunque il doppio incarico di plenipotenziario del mercato e di allenatore.

    A proposito di allenatori, anche a questo livello si contano ben nove allenatori dal 2013 a oggi. Sono Allegri, Seedorf, Inzaghi, Mihajlovic, Brocchi, Montella, Gattuso, Giampaolo e Pioli. Tutti questi cambiamenti hanno portato a una continua frenetica rotazione di giocatori, che non sono stati certo aiutati da questi continui mutamenti di compagni e allenatori, con la conseguenza di vedere  il Milan in difficoltà nel trovare un filone di gioco. Logica la conseguenza di risultati spesso  insufficienti. Solo uno infatti lo squillo nelle ultime sette stagioni, la conquista della Supercoppa Italiana  sulla favorita Juventus, a Doha. Poco, troppo poco. Quando si riflette su quali basi tecniche possa o debba partire la rosa del prossimo campionato, la risposta è ancora deludente. Insomma il rischio che si debba ripartire da quasi… zero è palpabile. Chi sono i giocatori incedibili sui quali cominciare a costruire magari non ancora un Top Club, ma almeno una formazione competitiva?

    Uno è, senza ombre di dubbio, Donnarumma, ma, in questo senso, non ho grandi certezze di rivederlo in maglia rossonera , alla partenza del campionato 2020-2021. Sicuri dovrebbero essere solo quattro: Romagnoli, Hernandez, Bennacer e Leao. Il calcolo è presto fatto. I due terzini destri non hanno avuto un alto rendimento. Di fronte a una buona offerta verrebbero ceduti, come, del resto, Musacchio, Duarte e lo stesso Ricardo Rodriguez. Kjaer è a Milano in prestito. A centrocampo non verrà rinnovato il contratto di Bonaventura e Biglia, Krunic è sul mercato, Kessie era già sul punto di essere ceduto al Monaco un anno fa. Calhanoglu piace a molti club tedeschi. Il Milan non si opporrebbe alla sua partenza. Stesso ragionamento per Castillejo. Rebic è in prestito, Ibrahimovic in scadenza di contratto. Non si conoscono le intenzioni della società e soprattutto sue per quanto riguarda la firma per un altro anno.

    Sono dunque, ripetiamo, solo quattro i giocatori oggi sicuri, quelli insomma  che potrebbero essere la base  per il futuro, anche se Leao deve migliorare, e di molto, il suo rendimento. Diventa importante, nella prossima campagna di rafforzamento, trovare altre due o tre  pedine per migliorare il livello del gruppo base. Mettendo dunque buoni mattoni per la costruzione di una squadra, che possa mostrare una crescita promettente. E’ stata deleteria, e deve finire, questa  giostra  di cambi. Una giostra, come in un parco di divertimenti, che non ha divertito proprio nessuno!|     

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