Zirkzee perfetto per il Milan e per Leao: ecco perché è già meglio di Giroud
LA DIFFERENZA - Se facessimo un confronto tra il francese e l’olandese, noteremmo subito una differenza fondamentale, potenzialmente in grado di trasformare l’attacco di una squadra. Zirkzee, con la sua potenza e la sua velocità, attacca la profondità centrale a campo aperto.
Il Milan sull’asse centrale è statico davanti, i palloni per Giroud sono lanci morbidi per la sponda del centravanti che va incontro. A questo non c’è alternativa. Guardate invece come nascono i tre gol segnati da Zirkzee quest’anno (Sassuolo, Inter, Cagliari). Ci si concentra giustamente sul controllo alla Cassano o sulle finte e contro-finte che hanno ubriacato i centrali dell’Inter, ma in tutti questi casi c’è una costante: Zirkzee che attacca lo spazio dritto per dritto.
E quanto più pericoloso potrà essere quel nove che si appoggia al centrocampista, come fa qui sotto Zirkzee a Cagliari, e poi scatta a sfruttare quello spazio che il suo stesso movimento incontro ha generato alle spalle dei difensori?
Usare alle volte gli esterni o i terzini come ‘pareti’ per sfondare centralmente col centravanti. Anche questo manca al Milan. E anche questa mancanza contribuisce a rendere paradossalmente statico l’attacco di un allenatore (Pioli) che crede invece molto nella mobilità di tutti i suoi uomini.
ALLA IBRA - Questi movimenti da soli tuttavia non bastano per fare di Zirkzee il prescelto. Se però li sommiamo alle altre e numerose qualità di questo giocatore, ci rendiamo subito conto di avere in Serie A un centravanti davvero completo. La protezione della palla e il tocco a tratti ricordano Ibra, quel mix miracoloso di struttura e tecnica tanto difficile da affrontare per i difensori avversari. Vi mostro solo una giocata tratta da Atalanta-Bologna dello scorso anno.
Vedete come alla fisicità aggiunge altre due componenti micidiali, come l’intuizione tecnica (in questo caso il tunnel) e il cambio di passo? Spesso riesce a produrre sequenze di questo tipo, che risultano super efficaci per risolvere una situazione specifica e generare un vantaggio esponenziale per un compagno.
VISIONE DI GIOCO, SPONDE E ULTIMO PASSAGGIO - Infine l’altruismo, la visione di gioco e la qualità dell’ultimo passaggio. Come si trasformerebbe Leao con un compagno di reparto che vede imbucate e filtranti alla stregua di un trequartista? O come diventerebbero ancora più pericolosi gli inserimenti di Reijnders, Theo e Loftus-Cheek con un centravanti così dinamico e qualitativo? Basta prendere la prima di campionato per farsene un’idea, sì, proprio quel Bologna-Milan dove Giroud ha segnato facile col piattone e Zirkzee no. Ma guardate i tempi dell’olandese nel fabbricare questo ultimo passaggio per Ferguson.
Come a Torino contro la Juve, la giornata dopo, dove oscurando il pallone a Bremer che lo strattonava, è riuscito a servire più o meno nello stesso modo l’assist per lo scozzese.
Robe da Ibra. Quelle che rendono un attacco imprevedibile e che stanno mancando maledettamente al Milan di Pioli.