Milan-Zirkzee e il "no alla beneficenza": il nodo commissioni
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Il futuro dell'attaccante classe 2001, prima scelta del Diavolo per raccogliere la 9 libera dopo l'addio di Olivier Giroud, è stato inevitabilmente uno dei temi più caldi nella lunga conferenza stampa a Milanello di Zlatan Ibrahimovic, operating partner di RedBird. Con un'attenzione particolare all'argomento più delicato: le commissioni chieste da Kia Joorabchian, agente del centravanti del Bologna, argomento sul quale il dirigente svedese non ha risparmiato stoccate.
PROFILO PROMOSSO - Innanzitutto, Ibrahimovic ha confermato - come se ce ne fosse bisogno - il totale gradimento per il profilo di Zirkzee: "E' un giocatore forte, non è un segreto, ha potenzialità e ha fatto una grande stagione. Poi tra le voci che girano e la realtà ci sono due grandi differenze. Non mi piace paragonare i giocatori: gioca molto bene, arriva dalla scuola olandese dove sono cresciuto io. Poi se è un altro Ibra o no non voglio dirlo".
TUTTE LE PAROLE DI IBRAHIMOVIC
"NO ALLA BENEFICENZA" - Il tema delicato però riguarda le commissioni, sul quale dibattono le parti. E qui arriva il colpo di Ibrahimovic: "Quando si parla di trattative, ognuno chiede e vuole dove crede che il club sia sotto pressione. Però dev'essere ok per noi: dobbiamo dire noi va bene. E' una trattativa e non è una beneficenza: deve andare bene per il club e per come lavora il club. Spendiamo in maniera intelligente".
LA FORBICE - No alla beneficenza, un concetto molto forte che fa capire come ci sia sì la disponibilità a uno strappo alle linee guida, ma tenendo sempre un occhio alla sostenibilità dell'operazione. Le posizioni sono note: l'entourage di Zirkzee chiede circa 15 milioni di euro per chiudere l'operazione, soglia che il Milan - contando anche i 40 milioni di euro di clausola rescissoria da pagare al Bologna e i 4 milioni netti l'anno per cinque anni - non intende raggiungere cercando un sensibile sconto; si pensi che la commissione più alta pagata dai rossoneri dopo l'avvento di RedBird è quella per De Ketelaere (2,8 milioni) e che complessivamente negli ultimi due anni sono stati versati 27 milioni ai procuratori per commissioni (dati Figc).
TEMPISTICHE E ALTERNATIVE - Si continua a lavorare quindi e la sensazione è che si sia arrivati a una settimana cruciale, un dentro o fuori nella trattativa. Il Milan cerca la stretta finale ma fa capire anche di avere i radar attivi per eventuali piani B. "Un club come il Milan non punta uno: ci sono opzioni e poi si deve capire cosa è meglio per il club, squadra, Fonseca. Poi voglio vederlo faccia a faccia l'attaccante: a San Siro ci sono 80mila che ti fischia o no. Ci sono tanti fattori che entrano in gioco", ha sentenziato Ibra. Una frase quasi di rito, ma che conferma come l'interesse per altri nomi emersi nelle ultime settimane sia reale: su tutti Artem Dobvyk, bomber del Girona cercato anche da Napoli e Atletico Madrid, e Santiago Gimenez del Feyenoord. Alternative, perché il Milan ha scelto Zirkzee e vuole l'olandese come suo prossimo numero 9: contatti continui tra le parti.