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    Milan-Verona, le pagelle di CM: Ibra si riscatta solo in parte. Silvestri e Zaccagni quasi perfetti

    Milan-Verona, le pagelle di CM: Ibra si riscatta solo in parte. Silvestri e Zaccagni quasi perfetti

    • Federico Albrizio
    Milan-Verona 2-2: le nostre pagelle.


    MILAN

    G. Donnarumma 6: prodigioso su Kalinic, nulla può sul tocco ravvicinato da Barak e sull'incauta deviazione di Calabria che porta allo 0-2 scaligero.

    Calabria 6: primo tempo assolutamente negativo dopo un buon periodo. Soffre terribilmente le incursioni di Zaccagni, sciagurato l'intervento con cui beffa il suo stesso portiere. Nella ripresa cresce, il VAR gli nega un gol ma le sue discese mettono in difficoltà l'Hellas.

    Kjaer 6: poche sbavature, non soffre il confronto fisico con Kalinic e contiene come può le incursioni dei centrocampisti.

    Gabbia 5,5: Romagnoli si fa male all'ultimo e gli lascia spazio, lui non sfrutta al meglio l'occasione. In difficoltà con l'esperto Kalinic, allontana male sul raddoppio del Verona.

    Theo Hernandez 5,5: si divora due occasioni, una per tempo. Prima frazione abulica, alza il livello nella ripresa.

    Bennacer 5: soffre la pressione asfissiante di Ilic, non riesce a dare la prima organizzazione al gioco rossonero.

    Kessie 6: con il suo inserimento l'autorete di Magnani, conquista il rigore del possibile pareggio fallito da Ibrahimovic. Giocate che riscattano ampiamente l'errore in marcatura su Barak in occasione del primo gol del Verona.

    Saelemaekers 5,5: suo il cross da cui arriva l'autorete di Magnani, fino a quel momento impalpabile. (dal 1' st Rebic 6: entra con convinzione e aiuta ad alzare i ritmi sulla corsia di sinistra).

    Calhanoglu 5: qualche lampo nella ripresa, ma non riesce a inventare reali occasioni pericolose. (dal 42'st Hauge sv).

    Leao 6: nel primo tempo ci prova e Silvestri si supera su una sua conclusione deviata. Le sue accelerazioni tengono in apprensione Lazovic, cala alla distanza. (dal 32'st Brahim Diaz 6,5: suo l'assist per il pari di Ibrahimovic).

    Ibrahimovic 5,5: nel giorno in cui viene premiato come miglior giocatore di ottobre, sfodera una prova abbondantemente negativa per oltre un'ora. Annullato da Magnani, sbaglia il rigore del pareggio vanificando la rimonta (terzo errore dal dischetto in questa stagione su quattro calciati). Ha la caparbietà e l'orgoglio di cercare a tutti i costi il riscatto personale: lotta, ci prova di testa sbattendo sull'incrocio, vede Silvestri negargli il gol con due interventi prodigiosi. Ma alla fine trova comunque il modo di passare, sfruttando l'assist di Brahim Diaz: carattere e personalità.

    All. Pioli 6: il primo tempo ricorda la sconfitta europea con il Lille, con le fonti di gioco (Ibrahimovic, Bennacer, Calhanoglu) bloccate dalle marcature di Juric. L'autogol di Magnani dà una scossa emotiva e l'ingresso di Rebic accelera i ritmi. Ibrahimovic riscatta l'errore dal dischetto e salva il risultato nel finale, ma non è un alibi per i problemi che iniziano a venire a galla: 4 gol sui 7 concessi arrivano da corner, una situazione da sistemare. La buona notizia è la reazione dopo il doppio svantaggio, la squadra non si scompone come contro il Lille e trova una rimonta, preziosa per l'umore in vista della sosta.


    VERONA

    Silvestri 8: para tutto quello che può. Reattivo su Saelemaekers, non si fa ingannare neanche dalla conclusione deviata di Leao, chiude la porta a Theo Hernandez. Nel finale nega anche momentaneamente il pari a Ibrahimovic, poi capitola.

    Magnani 6,5: goffo in occasione dell'autogol, ma annulla completamente Ibrahimovic. Lascia il campo per infortunio (dal 27'st Cetin 5,5: non riesce a garantire lo stesso livello del compagno di cui prende il posto).

    Lovato 5,5: il Milan lo segue con attenzione come ha confermato Maldini, lui sfodera una prestazione a due facce. Praticamente perfetto nel primo tempo, cala vistosamente nella ripresa e concede ingenuamente rigore ai rossoneri stendendo Kessie.

    Ceccherini 6: suo il colpo di testa che si stampa sulla traversa portando al gol di Barak, partita senza grandi sbavature.

    Lazovic 6: sulla sua corsia il Verona spinge meno, ha il merito di limitare le sortite offensive di Theo Hernandez.

    Dawidowicz 6,5: partita di sostanza. Con Ilic forma una cerniera preziosa per la retroguardia e quando possibile prende in custodia con buoni risultati Calhanoglu. (dal 18'st Tameze 5,5: Juric lo inserisce per dare freschezza e fisicità, non brilla).

    Ilic 6,5: il suo compito è contenere Bennacer, lo esegue con applicazione ed efficacia. (dal 23'st Udogie 5,5: debutto opaco, entra quando il Milan spinge per pareggiare e fatica a contenere).

    Dimarco 6: davanti la catena con Zaccagni funziona alla perfezione, in copertura non è sempre puntuale nell'aiutare Ceccherini. Ha una ghiotta occasione nella ripresa, la sciupa, nel finale di gara soffre le discese di Calabria.

    Zaccagni 7,5: in avvio semina il panico sulla sinistra, la fortuna premia il suo coraggio in occasione del raddoppio Hellas. La sua battuta al volo subisce la deviazione di Calabria e beffa Donnarumma. Con il passare dei minuti i suoi compagni lo cercano sempre meno, ma non butta via un pallone.

    Barak 6,5: rapace sotto porta, basta quello per indirizzare la partita.

    Kalinic 5: il dente avvelenato dell'ex non morde, si limita a fare a sportellate con Kjaer e Gabbia. (dal 18'st Colley 5,5: attende invano l'occasione per colpire in contropiede, si disturba con Dimarco).

    All. Juric 6,5: cambiano gli interpreti rispetto all'anno scorso, ma non il DNA del Verona. Solido dietro, sfrontato nell'aggredire subito il Milan e metterlo alle corde con uno-due pugilistico, ingabbia le fonti di gioco rossonere. Poi, l'Hellas è stoico a tenere il risultato fino all'ultimo. Juric sta inculcando la sua idea anche nel nuovo gruppo, i risultati sono la diretta conseguenza di un lavoro curato nei minimi dettagli.

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