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    Milan, liberata in Colombia la zia di Zapata

    Milan, liberata in Colombia la zia di Zapata

    9.00 Sono stati attimi di terrore quelli vissuti dal difensore del Milan Cristian Zapata. La zia Maria Limbania era stata infatti rapita nella notte tra martedì e mercoledì nella sua fattoria di Padilla, nella regione del Cauca. Ma 18 ore dopo il rapimento, la donna è stata liberata dalla polizia locale. La zia di Zapata ha poi spiegato l'accaduto: "Ero nella mia casa, quando improvvisamente uno degli uomini incappucciati ha rotto i vetri, minacciando me e mia madre e dicendo di aver bisogno di chiedere un riscatto a mio fratello, il papà di Cristian. Prima mi hanno detto che mi avrebbero ucciso, poi mi hanno rassicurato che non mi sarebbe successo niente".

    Le indagini hanno poi identificato i malviventi come guerriglieri della FARC, che avevano chiesto il pagamento di 150 milioni di pesos per il rilascio della donna. L'intercettazione di una telefonata e la ricerca delle autorità hanno portato al salvataggio nella zona di San Giuda, a due ore di distanza dal luogo del rapimento.

    (goal.com)

    20.00 Una zia del difensore del Milan Cristian Zapata, Limbania, è stata sequestrata in Colombia da un gruppo di uomini armati. Lo rende noto il quotidiano locale El Tiempo, spiegando che la donna, 36enne, è stata prelevata verso le dieci della sera dalla sua casa di Padilla, in una zona rurale nel dipartimento di Cauca, e portata senza spiegazioni in una destinazione sconosciuta. 
     
    A dare conferma del rapimento, il sindaco della cittadina, Armando Mina Mena. La polizia ha immediatamente aperto un'indagine e rafforzato i controlli per evitare che la donna venga portata fuori dalla città. Al momento non è stato stato individuato il gruppo responsabile del rapimento. Il primo cittadino ha fatto un appello ai sequestratori: "Limbania è una donna umile, proveniente da una famiglia umile della città. Le persone che la detengono la restituiscano ai famigliari". Secondo Mina Mena, la vicenda solleva dei dubbi, perché nella zona i sequestri sono rari.
    (gazzetta.it)

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