Milan, ultimatum a Seedorf. Ecco i sostituti e il dossier dei veleni
Non c'è pace in casa Milan, ma soprattutto non c'è pace per Clarence Seedorf che nelle prossime due partite contro Lazio e Fiorentina deciderà molto del proprio, ad oggi traballante, futuro. Seedorf rischia il posto, la società non ha più fiducia in lui e la stessa squadra si sta rivoltando contro i metodi dell'allenatore.
ULTIMATUM - Secondo la Gazzetta dello Sport, Silvio Berlusconi nella riunione avvenuta ad Arcore con Barbara, Adriano Galliani, Tassotti e tre giocatori, avrebbe addirittura scelto di dare un vero e proprio utlimatum all'allenatore olandese. Sette giorni e le due prove, contro Lazio e Fiorentina che potrebbero confermare o portare all'esonero Seedorf. Un allenatore precario lo definisce Tuttosport, tanto da attendersi la visita della proprietà a Milanello nei prossimi giorni. Un armistizio, secondo il Corriere dello Sport, sancito la sera dell'incontro fra la società e lo staff, ma anche fra le stesse frange presenti all'interno della dirigenza rossonera. Un tacito accordo che si scioglierà fra il 16 e il 23 aprile, quando la riunione dei soci sancirà i cambiamenti all'interno dell'organigramma rossonero.
SQUADRA BOCCIATA - Secondo il Corriere della Sera, tuttavia, il quadro dei rapporti fra squadra e allenatore appare sempre più contrastante. Gli ultras rossoneri, infatti, avrebbero confermato di aver avuto un colloquio con Seedorf una settimana dopo il suo arrivo a Milano. Il tecnico olandese avrebbe confermato di non volere trequarti dei giocatori presenti nella rosa rossonera, che si sarebbe trovato ad allenare senza volerlo.
DOSSIER DEI VELENI - Prorprio quella squadra che ora ha di fatto scaricato l'allenatore. 10 le accuse riportate dalla Gazzetta dello Sport nei confronti dell'allenatore. A partire dalla gestione degli allenamenti (solo pomeridiani e spezzettati da lunghi interventi del tecnico) con le riunioni tecniche suddivise per reparto e alla presenza di uno psicologo. Non piace la differente gestione di personalità forti come Balotelli o Mexes, ma ciò che più lascia perplessa la squadra è la scarsa malleabilità nelle decisioni, con il ritiro, già annunciato per il post-Lazio che sarà la goccia che fa traboccare il vaso.
SOSTITUTI - Sempre la rosea sottolinea come il Milan si sia già mossa anche in caso di cambio in corsa. Non verrà scelto un traghettatore, perchè la squadra sarà affidata a Mauro Tassotti vice allenatore storico in casa rossonera. A giungo, invece, sarà rivoluzione, con il duo Inzaghi-Prandelli che guiderà la squadra in campo, ma anche all'esterno.