In una delle stagioni più complicate della sua storia recente, il Milan vive l'inquietante situazione di non potersi aggrappare nemmeno ad una delle certezze che si era costruito in casa nelle ultime stagioni. Se i nuovi calciatori portati dal mercato, in estate prima e a gennaio poi, hanno offerto risposte alterne, nelle più recenti settimane anche i presunti leader dello spogliatoio e i calciatori di maggiore affidabilità hanno finito per essere fagocitati in un periodo di generale mediocrità. Non fa eccezione Mike Maignan, corresponsabile con Malick Thiaw dell'ultima sconfitta sul campo del Torino, con una clamorosa topica in occasione dell'autorete realizzata dal centrale tedesco che è soltanto l'ultima in una lista mai così densa da quando difende la porta rossonera.
MILAN, LE STELLE FINISCONO SUL MERCATO

Un periodo di appannamento che soprattutto da inizio 2025 è divenuto sempre più evidente, costando punti pesanti in campionato, nella sempre più difficoltosa rincorsa al quarto posto, e compromettendo parzialmente il superamento del playoff di Champions League contro il Feyenoord col grave errore della partita di andata. Errori più o meno marchiani accompagnati da altre incertezze di vario genere – tanto nelle conclusioni dalla distanza, in particolare quelle indirizzate sul primo palo, quanto nelle uscite – e da qualche intervento di alto livello che ci ricordano come Maignan resti, in condizioni di normalità, uno dei migliori portieri del panorama europeo.
MA QUALI FAB FOUR? L'ATTACCO DEL MILAN NON FUNZIONA

Nel contesto però di una stagione tanto complicata e nella quale il Milan ha visto crollare, l'uno dopo l'altro, i propri punti di riferimento e si interroga sulla possibile nuova rivoluzione a cui andrà incontro la prossima estate, nessuno può considerarsi più al riparo da critiche e da forti incognite sul proprio futuro. Tanto che, al netto di una trattativa molto ben avviata per il rinnovo del contratto, lo stesso Maignan non può essere certo di difendere la porta del Milan nella stagione che verrà. Colpa di un rendimento crollato nel corso degli ultimi mesi e con almeno una decina di situazioni che lo vedono sul banco degli imputati.
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