Milan, rivoluzione dalla A alla Z
Tre vittorie nelle ultime tre gare, quattro risultati utili consecutivi, la qualificazione agli ottavi di Champions League in tasca e il vento alle spalle che lo spinge verso i quartieri alti della serie A. Il Milan ha superato il periodo buio e guarda con ottimismo ai prossimi mesi, ma gli errori fatti in estate non sono stati nascosti sotto il tappetto. Ci sono giocatori che non ha dimostrato di meritare la gloriosa maglia rossonera, per questo tra gennaio e giugno verrà loro trovata una sistemazione. Adriano Galliani è stato chiaro, in entrata Berlusconi potrebbe fare un regalo, parallelamente però bisognerà lavorare sulle operazioni in uscita: "Siamo in 32, siamo tanti, forse troppi per cui dobbiamo semmai prima smaltire".
Tra gennaio e giugno c'è praticamente una squadra in partenza, dal portiere all'attaccante, ci sono 11 giocatori che la prossima stagione guarderanno siucramente il Milan in tv. A partire da Abbiati, 36 anni il prossimo luglio, a cui non è stato promesso il rinnovo del contratto in scadenza a giugno. In difesa lasceranno sicuramente Milano Didac Vilà e Mesbah a titolo definitivo, Acerbi verrà mandato via in prestito, Zapata non verrà riscattato dal Villarreal. A centrocampo diranno addio Strasser, Flamini e la meteora Traoré, in attacco si cercherà di trovare una sistemazione a Pazzini (via a titolo definitivo), Niang (ipotesi prestito, ma a giugno) e uno tra Robinho e Pato. Se arriverà l'offerta giusta Binho sarà ceduto già a gennaio, altrimenti c'è la possibilità che resti fino a giugno con Pato che essere spedito in Brasile sei mesi. Da Abbiati a Zapata, sarà rivoluzione.