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Milan, Tomasson: 'Ancelotti un vero maestro. Istanbul? Non rivedrò mai quella partita, perdere così fa male'
CONCORRENZA - "Dovevo conquistarmi il posto in ogni partita, e fare i conti con la pressione. Il calcio in Italia è la prima ossessione dei tifosi: è sia la loro religione che la loro moglie. Sono stati tre anni eccellenti, con due finali di Champions League. Nel 2003 l’abbiamo vinta, nel 2005...".
ISTANBUL - "Quella partita non l’ho mai rivista e non credo la rivedrò mai. Odio perdere, e perdere in quel modo fa davvero male. Ho tanti bei ricordi della mia carriera di calciatore, ma quella sconfitta col Liverpool fa ancora tanto male. Il mio rigore? Dovevo fare gol, perché se avessi sbagliato il Liverpool avrebbe vinto realizzando quello successivo. I rigori a quel livello sono davvero uno stress. Per fortuna feci gol. Il Liverpool fece una gran rimonta, ma noi eravamo avanti 3-0. Non sarebbe mai dovuto succedere".
ANCELOTTI - "Il mister gestiva il gruppo in modo incredibile, sempre calmo e assicurandosi che anche le riserve si sentissero coinvolte. Ha fatto un lavoro incredibile con noi. E anche con la proprietà: ho imparato tanto da come gestiva Silvio Berlusconi"