Milan: idolo dei bambini, Locatelli tra l'esame derby e l'Italia dei grandi
Era il 5 maggio del 2006 e una band di Legnano, nell'hinterland milanese, pubblicava il suo secondo singolo, quel "Diventerai una Star" che accompagnò l'estate italiana. Un'estate vincente, non solo per la band, ma anche per l'Italia, Campione del Mondo in Germania. Nel 2006 Manuel Locatelli aveva già varcato i cancelli di Zingonia, cuore del calcio atalantino, dopo aver tirato i primi calci ad un pallone nell'oratorio di Pescate, dove il suo papà lo allenava. Non era ancora una star, ma aveva iniziato a muover i primi passi verso quel futuro che si è tramutato in presente molto presto.
10 anni dopo ha già segnato due gol in Serie A, entrambi decisivi: il primo al Sassuolo, quello del 3-3, apparecchiando la tavola per il gol vittoria di Paletta; poi quello alla Juve, un bolide con il destro che ha bucato Buffon e la difesa bianconera. Ora, a 18 anni, ha le chiavi del centrocampo del Milan, e fa niente se i rossoneri stanno cercando un suo alter-ego sul mercato: almeno fino a gennaio ci sarà lui in cabina di regia.
Lui che per alcuni è già una star. Sì, perché se per gli addetti ai lavori deve ancora dimostrare tanto (come reagirà ad un errore, come si rialzerà dopo una brutta prestazione, come risponderà alle critiche), per i bambini no. In Armenia, dove è stato impegnato con la Nazionale Under 19, con il numero 10 sulle spalle e la fascia da capitano al braccio, ha conquistato la qualificazione alla fase elitée dell'Europeo di categoria. Ma non solo: ha conquistato tutti i bambini presenti alle partite azzurre, era la star a cui tutti chiedevano un autografo, la star con la quale scattarsi un selfie. "Great moment" scrive Locatelli su Instagram: un momento d'oro per chi, ora, è chiamato ad un'altra prova del nove, nella stracittadina con l'Inter, per provare ad entrare ulteriormente nel cuore del tifo rossonere, prima di mettere piede a Coverciano per lo stage con l'Italia dei grandi.
A proposito di derby, è nato l'8 gennaio del '98, quando il Milan sconfisse i cugini in Coppa Italia per 5-0 con i gol di Albertini, Ganz, Savicevic e Nilsen e l'autogol di Colonnese. E il 73 rossonero sa come si fa male ai nerazzurri, come rivelato a la Gazzetta dello Sport: "Confido che sia di buon auspicio. All’Inter ho già fatto un gol, quando ero nei Giovanissimi. Stop di petto e tiro da fuori area".
Una star per tutti quelli che inseguono il proprio futuro con il pallone tra i piedi, perché per chi guarda con gli occhi di un bambino, Loca ha già dimostrato tutto: che un giovanissimo può segnare al portiere più forte della storia, che un giovanissimo può prendere per mano una squadra come il Milan. E soprattutto che un sogno può diventare realtà.
@AngeTaglieri88