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    Milan, sono meglio i vecchi dei nuovi

    Milan, sono meglio i vecchi dei nuovi

    • CM
    Nonostante un secondo tempo giocato alla pari con il Napoli, il Milan esce sconfitto dal San Paolo. Per Montella si tratta della sesta volta in stagione contro squadre che sopravanzano i rossoneri in classifica, un dato che apre a diverse riflessioni. Sotto la lente d'ingrandimento è finito il mercato estivo, fatto di tanti acquisti che, fin qui, non stanno rendendo secondo le attese.

    POLVERI BAGNATE - Il Diavolo è la terza squadra per quanto concerne il  possesso palla del campionato, almeno stando alle classifiche stilate prima dell'inizio della gara di stasera. Una manovra che, però, si è dimostrata spesso lenta e prevedibile, alla quale manca profondità e gente capace di tramutare in gol le occasioni create. Nikola Kalinic non è mai stato un attaccante da 20 gol a stagione e sta palesando tutti questi difetti anche in rossonero. Troppi, forse, i 25 milioni investiti per strapparlo alla Fiorentina al termine di una trattativa estenuante. Stesso discorso per Andrè Silva, che di talento ne ha e si muove bene ma non ha ancora trovato la via della rete in campionato. Ecco perchè l'entusiasmo che ha accompagnato la campagna acquisti estiva si sta inesorabilmente trasformando in una profonda delusione. Kessie, ad esempio, va a corrente alternata così come Biglia sembra un lontanissimo parente del giocatore  che ha spesso illuminato il centrocampo dell'Argentina. 

    MEGLIO I NUOVI - Vincenzo Montella nelle ultime uscite si sta affidando ai vecchi, a quel gruppo che nella passata stagione gli ha regalato più di una soddisfazione. Da Suso a Donnarumma, passando per Romagnoli e il redivivo Montolivo: tutti elementi dal quale il tecnico ha intenzione di ripartire in vista di un finale di girore d'andata caratterizzato da impegni abbordabili, almeno sulla carta. 
     

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