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    Milan, sì al riscatto di Bakayoko: Uefa attenta ai conti, ma c'è un dettaglio

    Milan, sì al riscatto di Bakayoko: Uefa attenta ai conti, ma c'è un dettaglio

    Nessun colpo di mercato in extremis, nessuna spesa folle per evitare di compromettere una posizione ancora in fase di revisione con la Uefa per le violazioni al Fair Play Finanziario. Il Milan ha chiuso il mercato invernale con i soli acquisti di Piatek e Paquetà e ora pensa già a programmare il proprio futuro. Il club rossonero vuole infatti puntellare l'attuale rosa a disposizione di Gennaro Gattuso e non vuole perdere, a fine stagione, uno dei perni della rosa: Tiemoué Bakayoko.

    SI' AL RISCATTO - Il centrocampista è arrivato quest'estate dal Chelsea in prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 35 milioni. Una cifra alta e importante, ma che le recenti prestazioni stanno giustificando. Bakayoko è tornato il centrocampista importante che aveva convinto i Blues a prelevarlo dal Monaco e ora il Milan si è convinto a riscattarlo al termine della stagione versando nelle casse del Chelsea i 35 milioni richiesti e, magari, trattando anche sulla possibilità di uno sconto.

    LA UEFA VIGILA - Una cifra e un'operazione che inevitabilmente impatterà a bilancio ma che, secondo la Gazzetta dello Sport, non sarà giudicata negativamente da parte dell'organo di controllo della Uefa. I motivi? Sono simili a quelli che hanno concesso al Milan di completare l'acquisto di Krzysztof Piatek: ingaggio non eccessivamente alto (se lo ridurrebbe in caso di acquisto), contratto lungo (per spalmare su più anni gli ammortamenti) e, soprattutto un'età giovane (è un classe '94) che consentirà un'eventuale rivendita futura. Il Milan del futuro continua a prendere forma e Bakayoko ne sarà protagonista.

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