
Juventus, Motta e il contatto con Elkann: cosa c'è dietro il retroscena svelato dall'allenatore
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Nei giorni tumultuosi del pesante KO con l'Atalanta, dunque, è successo anche questo alla Continassa. Mentre si susseguivano le voci circa eventuali successori di Motta, sia in caso di sconfitta a Firenze (il traghettatore: Mancini, Magnanelli, Brambilla), sia per la prossima stagione (Conte, Gasperini, De Zerbi), per ammissione dello stesso Motta, ma senza scendere nei dettagli, sia la società che la proprietà sono state vicine a Motta, confermandogli la loro fiducia. Società a proprietà che non hanno parlato in pubblico, a differenza di quanto avvenne dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia per mano dell'Empoli, quando il ds Cristiano Giuntoli parlò a Sky per confermare il sostegno al tecnico italo-brasiliano.
MOTTA, LE PAROLE DI OGGI SU SOCIETA' E PROPRIETA' - "Nel nostro mestiere l'allenatore è sempre in discussione ed è giusto - le parole del tecnico -. Io per primo mi metto in discussione, faccio analisi quotidiana sul nostro lavoro. La cosa più difficile ma principale è mantenere la calma per essere lucido per fare un'analisi oggettiva sulla nostra situazione. Abbiamo fatto tantissime cose fatte bene, altre possiamo fare meglio".
In particolare, Motta ci ha tenuto a ribadire come la "comunicazione con la società" sia "continua e costante". Salvo poi continuare così, evidenziando la mossa della società. Pur tenuta nascosta: "In questa settimana mi ha fatto piacere la vicinanza della proprietà. Sono il primo a mettersi in discussione, quando le cose non vanno è giusto così. Domani un grande opportunità per dimostrare di nuovo il nostro valore".
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