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    Milan, Sergio Conceiçao sfida subito il figlio Francisco. E i precedenti lo promuovono da subentrante

    Milan, Sergio Conceiçao sfida subito il figlio Francisco. E i precedenti lo promuovono da subentrante

    • Andrea Distaso
    Il destino può giocarti brutti scherzi o regalarti momenti destinati a rimanere impressi nella memoria per sempre. Sarà quest'ultimo certamente il caso di Sergio Conceiçao, che a 50 anni inizia la sua prima esperienza da allenatore in uno dei 5 top campionati europei e lo farà in Italia, in Serie A (a distanza di 20 anni dalla sua ultima apparizione da calciatore) e alla guida di un club dell'importanza del Milan. E lo farà subito in una grande sfida, in una partita che è un po' la storia del nostro calcio, contro la Juventus. Semifinale di Supercoppa Italiana, in Arabia Saudita, contro la squadra del figlio Francisco.

    CONCEICAO HA FIRMATO COL MILAN: CHI CI SARA' NEL SUO STAFF


    Un incrocio pazzesco che consegna all'ex tecnico del Porto l'opportunità di entrare da subito nel cuore dei tifosi rossoneri, scottati da una prima metà di stagione da brividi e ancora sotto choc per l'esonero di Paulo Fonseca. Sergio Conceiçao, che ha firmato un contratto col Milan fino al termine di questa stagione – con opzione in favore del club di prolungarlo fino al 2027 – prenderà contatto con la sua nuova realtà nel pomeriggio di oggi e domani, dopo il primo allenamento presso il centro sportivo di Milanello, si imbarcherà per Riyad con la sua nuova squadra. Il tempo di conoscersi, di svolgere un paio di sedute in terra araba e poi sarà subito il campo a parlare. E per Conceiçao senior subito una prova del nove, contro un'altra squadra – la Juventus – in cerca di una fiammata per far svoltare la stagione e contro un avversario che conosce molto bene come il figlio Francisco. Che lui ha lanciato nel calcio che conta ai tempi del Porto e che oggi è un punto fermo dei bianconeri sotto la guida tecnica di Thiago Motta.

    CONCEICAO-MILAN, I DETTAGLI DELL'ACCORDO

    Un pericolo certo per il Milan e per papà Sergio, che peraltro proverà a far cambiare i connotati dell'annata del suo nuovo club raccogliendo l'eredità delle sue esperienze pregresse. Molte delle quali, come questa, da subentrante e con lo scopo di convincere la dirigenza di via Aldo Rossi a concedergli una chance per provare a costruire qualcosa per il futuro. Tutto passa dal raggiungimento dell'obiettivo minimo ma divenuto indispensabile di agguantare la qualificazione alla Champions League della prossima stagione. Servirà cambiare marcia da subito in campionato, dopo un girone d'andata che ha visto il Milan raccogliere la miseria di 27 punti in 17 partite, ad una media di 1,59 punti per gara. Per accorciare le distanze dalle squadre che lo precedono in classifica, dal Bologna alla Lazio, passando per Fiorentina e Juventus, i rossoneri dovrebbero confidare in primis in un calo generalizzato delle proprie rivali e alzare sensibilmente la propria media punti, portandolo a ritmi da Scudetto e quindi oltre i 2 punti per match nel girone di ritorno.

    TUTTI I SEGRETI DEL CONCEICAO ALLENATORE

    Per fare questo, la dirigenza del Milan punta su un allenatore come Conceiçao che, oltre ai 7 anni da grande protagonista sulla scena portoghese (3 campionati nazionali e altri 8 titoli tra coppe e Supercoppe alla guida del Porto), ha dimostrato in passato in più occasioni di saper subentrare bene a stagione in corso. Dopo gli inizi al Paok Salonicco e allo Standard Liegi (da assistente tecnico di D'Onofrio vince una Coppa di Belgio), le sue prime avventure in patria all'Olhanense e all'Academica de Coimbra avvengono da allenatore in corsa: 34 partite e media punti di 1,26 a partita, 39 partite e 1,28 rispettivamente. In entrambi i casi, ottiene la salvezza e si guadagna la chiamata dello Sporting Braga, prima società a nominarlo all'inizio della stagione: firma un contratto biennale e al termine della prima annata porta a casa un quarto posto e la finale della coppa nazionale, persa solo ai rigori per mano dello Sporting Lisbona. Verrà successivamente licenziato in seguito ad un durissimo diverbio col suo presidente.

    E' UFFICIALE L'ESONERO DI FONSECA

    Nella stagione 2015/2016, Sergio Conceiçao torna ad accettare una sfida a campionato già iniziato: è settembre e riceve la chiamata del Vitoria Guimaraes, che traghetta al decimo posto dopo essersi tolto lo sfizio di battere il Porto per la prima volta in 14 anni. Lascia a fine anno e deve attendere dicembre 2016 per rilevare al Nantes il posto di René Girard: anche in Francia l'impatto del tecnico portoghese è immediato e conduce ad un settimo posto in Ligue 1, prima dei classici saluti di fine stagione. E' l'ultima tappa di una carriera “da precario”, prima dell'avvio dell'epopea alla guida del Porto. Nella quale consolida il suo status di allenatore anche di respiro europeo – portando i Dragoes due volte ai quarti e tre volte gli ottavi di finale di Champions League – e diventa il secondo allenatore portoghese più titolato della storia. Alle spalle di un certo José Mourinho.

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    Commenti

    (6)

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    Utente vxl 751897
    Utente vxl 751897

    Vittoria del Milan e Motta sostituito questo è il grande regalo di Natale perché questo nn capisc...

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