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Milan, senti Braida: "Ecco perché Allegri è l'uomo giusto con Paratici o Tare"
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"Usato garantito? Nel calcio non c’è nulla di garantito. Mai. E tutti fanno errori. Ma ecco, con lui la quota di rischio, almeno in partenza, sarebbe minore. Poi è chiaro che ogni situazione è diversa dall’altra. Una società è composta da un proprietario, un presidente, un amministratore delegato, un direttore sportivo, un allenatore e parecchi giocatori: tutte le componenti devono dare il giusto contributo, nessuno vince da solo".
"Mi piace il suo essere pragmatico. Allegri sa fare il suo mestiere, gestire i bravi giocatori e portare risultati in base alla rosa che ha a disposizione. Lo ha fatto ovunque. Nessuno è perfetto, nel calcio come nella vita. E tutti possono essere criticati, per un motivo o per l’altro. Al Milan un metro diventa sempre un metro e dieci, perché non è un club come tutti gli altri. Allegri, però, ha già dimostrato di sapere come si fa, sia a Milano che a Torino con la Juve".
"Paratici o Tare come ds? Conosce bene entrambi. Fabio è stato anni alla Juve, poi ha maturato esperienza pure all’estero, al Tottenham: non arrivi (e ti mantieni) a certi livelli per caso. Igli, invece, ha contribuito ai buoni risultati della Lazio e ha dimostrato con ottime intuizioni di essere in gamba. Sono due nomi che apprezzo. Chi vedrei meglio al Milan? Chi sbaglia meno. Quando un direttore sportivo deve giudicare un calciatore o costruire una squadra, l’occhio clinico è la prima qualità e per me ce l’hanno sia Paratici che Tare. Poi non conosco nessun dirigente che non fa errori, quindi impossibile sapere oggi cosa farebbe uno o l’altro".
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Abbiamo bisogno di Klopp, non di Allegri.