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    Milan, sarà rivoluzione in attacco: solo Cutrone è sicuro della conferma

    Milan, sarà rivoluzione in attacco: solo Cutrone è sicuro della conferma

    E' finito il mercato di gennaio, è iniziato un periodo decisivo per il Milan. Campionato, Coppa Italia ed Europa League, la squadra rinata sotto la gestione Gattuso è pronta a lottare su tutti i fronti, senza esclusione di colpi. Ringhio sa che il suo futuro sulla panchina rossonera dipende dai risultati, ridare gioco e soprattutto un'identità a un Milan smarrito nella gestione Montella non sarà sufficiente a confermarlo, per allontanare il fantasma di Conte deve provare a rientrare in corsa per il quarto posto e ad arrivare fino in fondo in Coppa Italia e in Europa League. Tre obiettivi difficili da centrare ma non impossibili, soprattutto se arriveranno i gol degli attaccanti.

    DELUSIONE - Ventidue gol in tre in tutte e tre le competizioni, i numeri del reparto offensivo del Milan sono tutt'altro che confortanti. A sette mesi dalla finestra di mercato estivo è tempo di bilanci, Kalinic e André Silva, presentati come grandi colpi, hanno messo insieme solo 12 gol, un bottino che non giustifica gli oltre sessanta milioni di euro spesi per strapparli rispettivamente a Fiorentina e Porto. Il croato in campionato ha trovato la via del gol 4 volte, senza centri in Europa (e senza mai trovare veramente il feeling con San Siro), il portoghese sponsorizzato da Cristiano Ronaldo ha fatto la voce grossa solo in Europa, con 8 gol tra qualificazioni e gironi, recitando la parte del micetto indifeso in Serie A.

    UNICO INCEDIBILE - A tenere alta la bandiera ci sta pensando Cutrone, l'enfant prodige che in prima squadra doveva essere solo di passaggio. Quanto visto fino ad ora non lascia spazio ad interpretazioni, Patrick non è solo il top scorer con 10 gol (3 in campionato, 5 in Europa, 2 in Coppa Italia), è l'unico che vede la porta con una certa semplicità. Il Milan lo scorso agosto ha detto no al Crotone, a dicembre ha gettato le basi per il rinnovo, togliendolo definitivamente dal mercato. A differenza di Kalinic e André Silva, che si giocano il futuro in tre mesi e mezzo. 
     

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