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    Milan, idea De Sciglio come centrale

    Milan, idea De Sciglio come centrale

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    Paletta, Rami, Alex, Mexes, Zaccardo, Bonera, Zapata, Bocchetti e Albertazzi: questo è l'elenco dei giocatori schierabili come difensori centrali da Filippo Inzaghi da qui al termine della stagione, ma la prossima estate pochi di loro possono considerarsi vicini alla conferma, pochissimi certi. Mexes e Bonera sono in scadenza di contratto e, se il francese sarà lasciato libero senza troppi rimpianti anche per lo stipendio da 4 milioni netti a stagione, per il bresciano sarà fondamentale il nome del prossimo allenatore.

    RISCATTO PER BOCCHETTI - Non tanto per l'apporto che può dare dal punto di vista tecnico, visto che ha dimostrato più volte la sua duttilità che gli consente di agire sia come esterno destro che sinistro, ma come uomo di esperienza all'interno dello spogliatoio. Salvo offerte irrinunciabili provenienti dall'estero, Rami e Paletta saranno confermati, mentre per Bocchetti, arrivato in prestito secco dallo Spartak Mosca è stato promosso a pieni voti da Galliani dopo la gara col Cesena e, in virtù degli ottimi rapportil col suo agente Andrea D'Amico, un riscatto a cifre contenute è tutt'altro che da escludere. Alex, soprattutto in virtù dei tanti problemi fisici, non ha convinto e in caso di offerte (Brasile?) può partire; per Zaccardo, Albertazzi e Zapata si cerca invece una sistemazione definitiva dopo i vani tentativi delle ultime sessioni di mercato.

    NUOVO RUOLO PER DE SCIGLIO - Ecco perchè, al di là dei rumors in vista di giugno tra cui quello relativo all'ingaggio a parametro zero del centrale peruviano dell'Eintracht Francoforte Zambrano, a Milanello sta spuntando l'idea di riportare alle origini Mattia De Sciglio, ancora fermo a causa della fascite plantare e in cerca di rilancio dopo due stagioni disastrose sia sul piano fisico che delle prestazioni. Il terzino cresciuto nel settore giovanile rossonero ha iniziato la sua carriera proprio da difensore centrale e, alla luce delle recenti difficoltà palesate sopratutto nella fase di spinta, restituirlo ad un ruolo in cui possa fare valere le sue qualità prettamente difensive e il suo senso della posizione lo aiuterebbe anche a recuperare l'autostima perduta. Sotto contratto col Milan fino a giugno 2016, il prossimo sarà l'anno della verità per lui: diventare una colonna della squadra o del futuro o fare i bagagli e cercare di ripartire altrove.

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