Milan: quando i ritorni non funzionano
LA STORIA INSEGNA CHE... - Un ritorno che lascia dubbi sul piano tattico, dato il che 4-4-2 non prevede il trequartista e la mezzala, le sue posizioni predilette, e anche dal punto di vista storico. Al Milan, i ritorni non hanno mai funzionato. La storia è piena di esempi: da Gullit, di ritorno dalla Sampdoria, ai tecnici Sacchi e Capello, da Donadoni e Simone ai Palloni d'Oro Shevchenko e Kakà, protagonisti assoluti prima di andare via dal Milan per il Chelsea e il Real Madrid, comparse una volta tornati a casa. L'ucraino segnò 2 gol in 26 presenze, leggermente meglio il brasiliano con 9 gol in 36 presenze.
RILANCIO IN COPPIA - Voglioso di rilanciarsi, Boateng ha dimostrato, in passato, di avere la forza di ribaltare le partite (Lecce insegna). Per il momento ha ribaltato solo il numero, dal 27 al 72, ma proverà a rovesciare, con la sua energia, questa tradizione negativa. Magari insieme al compagno Balotelli...