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    Milan: un altro addio eccellente?

    Milan: un altro addio eccellente?

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    La notizia confermata da Adriano Galliani prima e dopo la vittoria sul Chievo sulla possibile partenza a giugno di Ricardo Kakà con un anno di anticipo sulla scadenza del contratto rende chiaro una volta di più come il Milan, senza gli introiti della Champions League, non possa pianificare un futuro competitivo. Una situazione che rischia di essere il lasciapassare per altre partenze eccellenti a giugno, tra cui spunta anche quella di Mario Balotelli.

    I GOL NON BASTANO - Con la rete ai clivensi, l'attaccante bresciano è salito a quota 16 in stagione e pare aver ritrovato nelle due ultime due gare serenità e un ritrovato feeling con compagni e allenatore, dopo l'esclusione punitiva con la Lazio. Il suo contratto fino a giugno 2017 a 4 milioni all'anno più bonus sembra renderlo poco appetibile per le eventuali pretendenti ma, come dicevamo, potrebbe essere proprio la società rossonera a vedersi costretta a sacrificare un altro gioiello della sua rosa a causa di quei 30 milioni di euro in meno che entreranno in cassa senza le coppe europee. E' tutta da verificare la disponibilità sua e di Mino Raiola ad accettare, così come per Kakà, la decurtazione del 20% dello stipendio a causa dei cattivi risultati raccolti in questa stagione e di una probabilissima assenza dall'Europa il prossimo anno. E la presenza ieri a San Siro del potente agente Fifa Jorge Mendes ha rilanciato le speculazioni sul futuro di Supermario.

    In particolare, il Corriere dello Sport torna ad accostare il nome di Balotelli a due società alle quali il procuratore portoghese è legato: da una parte il Chelsea, guidata dal suo assistito Josè Mourinho e il Monaco del russo Rybolovlev, che ha in rosa già i vari Falcao, James Rodriguez, Ricardo Carvalho e Joao Moutinho, tutti appartenenti alla scuderia Mendes. I rossoneri attendono le eventuali offerte, non inferiori ai 25 milioni, dopo averne investiti 20 nel gennaio 2012 per acquistare l'attaccante dal Manchester City. La sua partenza, dettata anche da ragioni di ordine caratteriale, consentirebbe inoltre di avere le risorse per gli eventuali riscatti di Rami e Taarabt e per le operazioni di mercato necessarie per soddisfare le richieste di Seedorf.

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