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Milan, poche motivazioni e problemi in dirigenza: Pioli rischia un 'Inter bis'
Come ricorda Tuttosport, in nerazzurro, nel 2016, estate in cui Suning fece il suo ingresso in campo, i suoi ragazzi arrivavano da una cavalcata più che esaltante: 7 vittorie consecutive in Serie A, che la proiettarono in zona Champions. Poi, all’apice, nel momento decisivo, il 2-2 contro il Torino, i giocatori che staccano la testa (come ammesso da Medel e D'Ambrosio) e le 5 sconfitte consecutive che segnarono l’esonero del tecnico, colpevole di non aver saputo gestire il momento di tensione. Momento di tensione che c’è anche al Milan.
FUORI DAL CAMPO - All’epoca c’era una nuova proprietà all’Inter, che subito ebbe problemi con Mancini prima dell'inizio della stagione sulla competitività della rosa, ora c’è una proprietà che è alla prese con l’ennesima rivoluzione al Milan. E i problemi fuori dal campo sembrano ripercuotersi sul prato verde: il ko contro il Genoa, in seguito all’addio burrascoso di Boban e alle voci sempre più confermate su Rangnick, candidato numero 1 per la panchina del prossimo anno, può essere un primo segnale. Situazione di tensione da gestire, ma con un futuro che appare segnato: un esonero immediato non è in programma, ma l'addio a fine stagione, salvo clamorose sorprese, sì. E il rischio di un Inter bis, con giocatori che staccano la spina (sempre se, e quando, il campionato dovesse riprendere) è concreto.