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Milan, Pavlovic: "Io senza paura come dice il mio nome. Stam, Vidic e il gioco di Fonseca: vi dico tutto"
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Il difensore serbo classe 2001, arrivato dal Salisburgo in un'operazione da 20 milioni di euro complessivi, è arrivato a Milano e ha iniziato ad allenarsi a Milanello, in attesa del ritorno della squadra di Paulo Fonseca dalla tournée negli Stati Uniti.
Il club rossonero ha pubblicato sui propri social la prima intervista di Pavlovic da giocatore del Diavolo, concessa a Milan TV nel format 'Face-off', una chiacchierata mentre si gioca a biliardino: le sue dichiarazioni.
IL NOME
"Strahinja significa 'senza paura'. Mi piace il mio nome, mi descrive bene".
QUALE DIFENSORE MILANISTA DEL PASSATO LO HA ISPIRATO
"Ci sono stati dei grandissimi difensori come Maldini, Stam e Nesta. Erano fantastici ma purtroppo ero troppo giovane per seguirli. Però per me questi tre erano incredibili".
DIFENSORI SERBI COME IVANOVIC, VIDIC E MIHAJLOVIC
"Chi mi ha ispirato di più? Per me Vidic. Penso sia stato un difensore fortissimo per il suo stile di gioco. L'ho guardato quando ero più giovane e l'ho sempre seguito. Lui è stato la mia ispirazione".
NOVAK DJOKOVIC, LEGGENDA SERBA E TIFOSO DEL MILAN
"Purtroppo non l'ho ancora conosciuto ma spero che venga presto a San Siro perché so che è un grande milanista. Ha fatto grandi cose e ha una grande personalità. Mi piace molto".
LA SUA PRESENZA IN SPOGLIATOIO
"E' molto importante avere un carattere vincente e presto molto attenzione a quest'aspetto".
RITROVA NOAH OKAFOR
"Sono ovviamente molto felice di poter giocare di nuovo con Noah. Abbiamo giocato insieme due stagioni insieme e abbiamo un ottimo rapporto".
IL NUMERO 31, QUELLO DI JAAP STAM
"E' una leggenda e sono felice di poter indossare il numero 31. Era il mio numero anche al Salisburgo, amo questo numero".
CARATTERE FUORI DAL CAMPO
"Sono abbastanza normale. Sono come tutti gli altri ragazzi: un tipo normale a cui piace giocare a calcio e che gioca con gioia, passione ed emozione".
L'IMPORTANZA DELLA FAMIGLIA NEL SUO PERCORSO
"La mia famiglia è molto importante per me. Mia madre, mio padre, il mio fratello minore sono sempre stati al mio fianco durante questi anni e gli sono grato per tutta la vita".
L'ATMOSFERA DI SAN SIRO QUANDO CI HA GIOCATO CON IL SALISBURGO
"Non dimenticherò mai il momento in cui sono entrato in campo per il riscaldamento. Un ambiente caldissimo. Stavano cantando quella canzone famosa: 'Sarà perché ti amo', penso. Mi è piaciuto tantissimo anche da avversario".
COME SI VEDE NEL GIOCO DI FONSECA
"Vedremo. Sono pronto a lottare e vedere il mister cosa si aspetta da me. Sono pronto a fare tutto ciò che mi chiederà".
IL SUO PERCORSO NEL CALCIO
"Ricordo quando ero piccolo, avevo 3 o 4 anni, mio padre giocava a calcio e volevo sempre andarlo a vedere in azione. Ho iniziato ad allenarmi a 6 anni ed è stato amore a prima vista. E' stato un percorso lungo e ora sono qui, sono davvero contento e orgoglioso".
IL SALUTO AI TIFOSI
"Rossoneri, ci vediamo a San Siro. Forza Milan!".