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Milan, Origi è un problema da 16 milioni: San Siro fischia, ecco cosa può cambiare
PESANTE E IN RITARDO- La domanda viene spontanea: che fine ha fatto quell’attaccante capace di guadagnarsi l’aggettivo di legenda da una grande ed esistente tifoseria come quella del Liverpool? L’iniziale infortunio che ne ha condizionato la preparazione di Origi non può bastare per comprendere l’involuzione tecnica e mentale mostrata anche contro l’Empoli. Divock è arrivato sempre in ritardo su ogni pallone, lento e macchinoso in ogni movimento.
FISCHI DI SAN SIRO- San Siro è uno stadio che, negli ultimi 3/4 anni, si è riscoperto garantista nei confronti della propria squadra. Sempre più pronto a esaltare i momenti felici che a sottolineare quelli negativi. Un esempio recente: i tifosi hanno sostenuto a gran voce la squadra nelle umilianti sconfitte contro Sassuolo e Lazio, nel pareggio deludente contro la Salernitana. Ieri, per la prima volta in stagione, ha fischiato sonoramente Origi al momento della sua uscita dal campo. Una prima rottura netta tra i supporter rossoneri e l’ex Liverpool. Che ora deve ritrovarsi per non diventare un problema costosissimo per il Milan. Maldini aveva puntato personalmente su di lui facendogli firmare un contratto lungo, con scadenza a luglio del 2026, a 4 milioni di euro netti a stagione. Tanti, forse troppi per un attaccante da soli 2 gol in stagione.
IL MERCATO- Il problema gol non può essere più sottovalutato dagli uomini mercato del Milan che saranno chiamati a potenziare il reparto offensivo con almeno un paio di innesti: servono un numero 9 giovane e prolifico e una “riserva” di valore. Origi è in sospeso perché guadagna tanto e rende poco. Per non diventare un peso a tutti gli effetti deve cambiare marcia: le qualità tecniche e l’esperienza giusta non mancano, ora è arrivato il momento di farle valere in campo.