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Milan, Mihajlovic via? Ore decisive: sostituzioni non gradite a Berlusconi
NESSUNA COMUNICAZIONE - La linea odierna del Milan per oggi è quindi 'nessuna comunicazione', non sicuramente un buon segno: può infatti accadere qualcosa di grosso nelle prossime ore oppure quello di oggi è un momentaneo rinvio dovuto al fatto che Berlusconi non ha ancora deciso il da farsi. Sicuramente la riflessione del presidente del Milan è unita ad una grande delusione: il patron rossonero da tempo ha rotto con Mihajlovic disertando Milanello, San Siro e non lesinando frecciate al tecnico ex Sampdoria.
ROMA E CARPI DECISIVE - Ciò che per ora garantisce a Mihajlovic un futuro in rossonero sono gli impegni ravvicinati: tra 72 ore la partita di Roma contro la squadra di Garcia, poi l'impegno ormai più importante della stagione, come evidenziato anche oggi da Bonaventura, la sfida contro il Carpi in Coppa Italia a San Siro. Per questo motivo Mihajlovic dovrebbe conservare la propria panchina, almeno fino alla prossima settimana ed escluse clamorose debacle all'Olimpico,
SOSTITUZIONI NON DIGERITE - Resta poi da capire quali sono le reali responsabilità di Mihajlovic e quali i limiti della squadra: la società è comuqnue innervosita per la gestione cambi, soprattutto l'ingresso di Cerci (ormai lasciato in disparte, anche in allenamento, in accordo con la società), il tardivo ingresso di Luiz Adriano e la sostituzione di Niang. Oltre che la tensione manifestata dalla squadra a fine partita e il mancato saluto ai tifosi: l'allenatore non può essere esente da certe dinamiche di spogliatoio.